Case di riposo ed Rsa: è di nuovo emergenza
Durante la prima ondata Covid, era stata ribattezzata “una strage silenziosa”: quella che, nel caos della scorsa primavera, si è portata via gli anziani delle case di riposo e delle Rsa.
Un’inchiesta di fine maggio condotta dal quotidiano Repubblica riportava il dolore attraverso i numeri: 26.422 over 70 che si sono spenti nel silenzio. Oltre metà, i più fragili di tutti, sono morti nelle residenze sanitarie. In molte strutture “illuminate”, dove sono stati chiusi i contatti con l’esterno fin dall’inizio della pandemia, gli anziani si sono salvati o comunque si è riusciti ad arginare la corsa del virus. In molti altri la “rete” si è rivelata essere molto più debole di quegli ospiti che a un certo punto si sono ritrovati pure ad accogliere malati Covid nelle loro palazzine per fare spazio negli ospedali. Oggi, in piena seconda ondata, nonostante lo sforzo enorme del personale di case di riposo e Rsa che a sua volta è fortemente sotto stress perché ci sono casi di positivi anche tra i sanitari, è di nuovo emergenza e questi luoghi tornano ad essere focolai Covid. La mappa, a macchia di leopardo, conferma come il virus corra in buona parte delle strutture piemontesi. In provincia di Alessandria il prefetto Iginio Olita – durante l’ultimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica – ha comunicato che in relazione proprio allo stato delle RSA proseguirà un attento monitoraggio attraverso le Autorità sanitarie locali e l’Arma dei Carabinieri, nelle componenti territoriali e del NAS. Ci si interroga su come la situazione sia scappata di mano.
Ad Alessandria, dove l’Asl Al ha preso in carico il caso dell’Istituto Divina Provvidenza “Beata Teresa Grillo Michel”, preoccupano gli oltre 100 contagi – tra sospetti e positivi – su 234 ospiti, di cui la maggior parte asintomatici. Cifra alla quale si aggiungono 27 operatori sanitaricontagiati, molti dei quali con sintomi.
Numeri che preoccupano, emersi dopo i test rapidi, così come massima attenzione è ora rivolta verso altre strutture dell’Alessandrino, come la Don Beniamino di Novi, la casa di riposo Balbi di Arquata Scrivia dove quasi tutti i quaranta ospiti sono risultati positivi al tampone, A Valenza sono i 18 contagi all'Uspidalì tra ospiti e assistenti, mentre a Tortona è focolaio a Villa Charitas, sede delle Suore Sacramentine: sette sorelle su otto sono risultate positive al virus.