Alessandria: striscione intimidatorio sotto casa di Rita Rossa

Alessandria: striscione intimidatorio sotto casa di Rita Rossa
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ALESSANDRIA - “Chi è vivo combatte, chi è morto riposa. Sui defunti non si osa. Rita Rossa di vergogna”. Queste le parole riportate sullo striscione apparso questa mattina, martedì 12 gennaio, di fronte all'abitazione dell'ex sindaco Maria Rita Rossa.

Negli scorsi giorni, l'ex primo cittadino aveva sollevato critiche nei confronti della sezione locale di Fratelli d'Italia.

Tutto era partito da uno striscione esposto fuori dalla sede il giorno 7 gennaio. "Inneggiare al fascismo dei camerati è reato", aveva dichiarato Rita Rossa. La replica del segretario cittadino Sandro Traverso: "Abbiamo semplicemente voluto ricordare tre attivisti missini uccisi dal piombo comunista. Il fascismo è finito nel 1945".

Lo striscione appeso fuori dalla sede di Fratelli d'Italia il 7 gennaio

Le polemiche sono poi proseguite poche ore più tardi, quando sui social della stessa Rossa è riemersa una foto risalente lo scorso settembre in cui, alle spalle dello stesso Traverso, era raffigurata una foto di Benito Mussolini.

Sandro Traverso, a destra

"Questa è apologia di fascismo ed è reato. Non è una scelta privata visto anche il delicato incarico di presidente di un ente di formazione professionale come il Foral", ha commentato l'ex sindaco su Facebook.

Diversi i messaggi di solidarietà arrivati via social sul profilo della Rossa, non solo dal centro-sinistra.

Questa la nota del Movimento 5 Stelle:

"Solidarietà a Rita Rossa per le affissioni fasciste sotto casa. Troviamo delirante che in Alessandria cerchino di attirare l'attenzione su problemi novecenteschi quando dovremo affrontare piuttosto enormi problemi economici, demografici, culturali, di degrado, di sicurezza".

Anche il partito di Giorgia Meloni ha espresso solidarietà, con il segretario Traverso che ha parlato di "atto indegno".

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