"Vorrei essere al posto di Ambra": in aula il racconto di Venturelli

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Un racconto disperato, a tratti quasi surreale, quello reso ieri mattina, martedì 23 marzo, in aula da Michele Venturelli, il 46enne accusato per l’omicidio di Ambra Pregnolato, la maestra d’asilo poco più che 40enne di Valenza, trovata morta il 24 gennaio dello scorso anno dal marito Fabio Tedde, al ritorno dal lavoro.

Secondo la ricostruzione del Venturelli, con la vittima aveva progettato una nuova vita insieme, ma quella mattina, arrivato a casa di lei, le era sembrata fredda e distaccata. “Mi aveva detto che voleva provare a recuperare il matrimonio e che non se la sentiva di andare a vivere da sola”.

Venturelli si sarebbe così sentito calpestato nei sentimenti e fu a quel punto che prese dallo zaino il martello con il quale iniziò a colpire l’insegnante, uccidendola.

A quel punto lasciò l’appartamento in via Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’uomo fu ascoltato fino a tarda serata e il giorno dopo tentò di togliersi la vita gettandosi sotto a un treno. Ricoverato non in pericolo di vita, confessò l’omicidio.

Secondo il gip Stefano Tacchino, Venturelli avrebbe commesso il delitto volontariamente con crudeltà.

In aula, l’imputato ha riferito che vorrebbe essere al posto di Ambra.

L’udienza è stata rinviata.

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