Continuano i controlli straordinari nel territorio sanremese

Continuano i controlli straordinari nel territorio sanremese
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SANREMO - Continuano i controlli straordinari nel territorio sanremese, in un dispositivo integrato tra le pattuglie del Commissariato cittadino e quelle del Reparto Prevenzione Crimine di Genova e Torino che hanno consentito di controllare, dall’inizio della settimana, circa 100 persone e 20 veicoli.

Nel pomeriggio di ieri gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Torino hanno proceduto ad un accurato controllo appiedato della zona del centro storico e del centro cittadino. Giunti nei pressi dei Giardini Medaglie D’Oro adiacenti alla Piazza Colombo, ove alcuni residenti avevano segnalato, di recente, presenze di persone sospette, notavano un italiano di circa venti anni che si mostrava da subito innervosito alla vista degli agenti. Il giovane compiva un gesto repentino nel tentativo di occultare un oggetto all’interno delle tasche. All’esito del controllo, gli operatori rinvenivano circa 11 grammi di sostanza marjuana. Il sanremese, di anni  23, peraltro già noto per i suoi precedenti di polizia, veniva pertanto indagato in stato di libertà per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nella stessa giornata, veniva deferito per lesioni personali un italiano classe 2000, nato in Etiopia, che, nel corso di un litigio scaturito per futili motivo,  aveva aggredito con un pugno al naso un 27enne italiano.

Infine, nella giornata odierna, veniva identificato un italiano di origini marocchine, classe ‘97  che, alle prime ore della scorsa settimana, all’ingresso di un istituto scolastico sito nel centro cittadino, aveva colpito al volto un giovane ragazzo albanese causandogli una lesione al setto nasale giudicata guaribile in 25 giorni. La precisa descrizione dell’aggressore da parte della vittima e dei suoi amici consentiva, al termine di una rapida indagine da parte della Squadra di PG e della Squadra Volante, di identificare compiutamente l’autore del fatto, già noto alle Forze dell’Ordine, che veniva pertanto deferito all’A.G. per lesioni aggravate.

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