Si va verso una Pasqua "rossa"

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Da domani, venerdì 3 aprile, e fino a lunedì prossimo l’Italia torna in rosso. Saranno festività pasquali “clone” di quelle natalizie appena passate, ma l’invito da parte del governo è quello di cercare di limitare spostamenti e assembramenti.

Oggi, come di consueto ormai al venerdì, il monitoraggio con i nuovi dati del ministero della Salute sulla curva pandemica e l’indice Rt: verranno stabiliti i nuovi colori delle regioni che, comunque, non potranno più tornare in giallo almeno fino a maggio, così come previsto dal nuovo decreto che entrerà in vigore il 7 aprile.

Intanto, pur essendo concesso dal 3 al 5 aprile lo spostamento, una volta al giorno, per andare a trovare parenti e amici, in ambito regionale, in massimo due persone più i minori di 14 anni conviventi, il Viminale ha chiesto ai prefetti di intensificare i controlli. In particolare le forze dell’ordine, che saranno in campo con 70.000 unità, dovranno presidiare le aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, parchi, litorali, arterie stradali e autostradali, stazioni, porti e aeroporti.

E se nel fine settimana pasquale, poiché saremo tutti in zona rossa, non sarà possibile spostarsi all’interno del proprio comune, in Piemonte il presidente Alberto Cirio ha introdotto misure ulteriormente restrittive, che prevedono - da oggi e fino a lunedì 5 aprile compreso - il divieto di recarsi nelle seconde case per coloro che non sono residenti sul territorio regionale. Inoltre, in Piemonte, i supermercati saranno chiusi dalle ore 13 del giorno di Pasqua e per l’intera giornata di Pasquetta. La chiusura vale per le grandi e medie strutture di vendita ed è rapportata alla superfici degli stessi locali in base alla densità di popolazione dei vari comuni.

"Questa misura ha evidentemente la finalità di limitare le occasioni di assembramento in questi giorni di festa –ha sottolineato il presidente Cirio -, ma con la volontà di garantire le piccole attività di vicinato che potranno continuare a offrire il servizio e come segno di rispetto per dare un momento di riposo alle lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione, che da un anno con grande dedizione stanno anche loro garantendo un servizio essenziale per le nostre comunità". 

In Liguria, dove da oggi le province di Savona e Imperia sono in zona rossa, il divieto già in vigore di andare nelle seconde case e sulle barche è stato prorogato fino a domenica 11 aprile compresa. Sul fronte scuola, invece, dal 7 aprile prenderà il via il "nuovo corso" voluto dal governo Draghi. Vietate le ordinanze regionali e ritorno alle lezioni in presenza fino alla prima media in zona rossa e fino alla terza media in arancione, con le superiori in classe al 50%.

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