Alleanza Pesca organizza una mobilitazione a sostegno dei lavoratori del settore

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Niente pesca il 12 giugno: domani saranno infatti fermi i pescherecci italiani che protestano contro le limitazioni nei confronti del comparto che vorrebbe l'Unione Europea, come quella sulla pesca a strascico.

“Una battaglia – fa sapere l'Alleanza pesca, che ha organizzato una mobilitazione nazionale – di tutte le economie perché sul settore vivono e prosperano turismo e ristorazione in prima fila. I lavoratori occupati nella pesca spiegano che “la cultura del mare e la vitalità delle comunità costiere rischiano di essere un ricordo del passato, a causa di una politica dissennata che mira a chiudere la pesca a strascico, il comparto principale che rifornisce di pesce fresco le tavole degli italiani e dei turisti”. Il casus belli è verso la strategia europea della pesca nel Mediterraneo che – spiega l’Alleanza - continuerà a ridurre l’attività dei nostri pescherecci costringendo alla chiusura le imprese. Difficile pensare a una riconversione della cucina di mare italiana verso sogliole di Dover, merluzzo atlantico o pangasio del Mekong - denuncia ancora l'Alleanza - è sempre più difficile sperare che i turisti vengano in Italia per mangiare lo stesso pesce che trovano a casa loro".

Eppure sarebbe questa la prospettiva che Bruxelles starebbe rendendo sempre più probabile con conseguenze nefande per chi vive di questo mestiere. L’Alleanza pesca ha lanciato l'hashtag #salviamolapescaitaliana e richiesto a tutti i suoi lavoratori di partecipare alla manifestazione che avrà le zone di Venezia e di Mazara del Vallo come punti di forza dell’iniziativa, ma che vedrà in realtà coinvolti tanti pescatori da Nord a Sud di tutta Italia, che si ritroveranno nei porti dei loro litorali di competenza.

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