Match senza gol tra Alessandria e Padova, si deciderà tutto al ritorno

Match senza gol tra Alessandria e Padova, si deciderà tutto al ritorno
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La finale d'andata tra Padova e Alessandria si conclude sullo 0-0: i discorsi sulla promozione in Serie B sono tutti rimandati a giovedì, quando al "Moccagatta" si terrà il ritorno.

Quattro anni dopo l'ultima volta, l'Alessandria torna a giocarsi la promozione in Serie B nella finale dei playoff. Dall'altra parte c'è il Padova, secondo nel Girone B, che in semifinale ha eliminato l'Avellino. I primi minuti di gara sono caratterizzati da una forte tensione, che porta le due squadre a commettere tanti falli e poche occasioni. La prima di queste ultime capita tra i piedi di Curcio, il quale si ritrova la sfera tra i piedi e calcia alto un rigore in movimento. Anche la prima ammonizione della partita è dei padroni di casa: Della Latta, diffidato, entra in modo scomposto su Parodi immotivatamente e l'arbitro gli mostra il giallo. Il primo squillo dei grigi invece lo fa Corazza, ricevendo palla sulla trequarti, ma la sua conclusione è debole e centrale. Comunque, con il supporto dei propri tifosi, i biancoscudati guadagnano fiducia e impegnano la retroguardia alessandrina per vari minuti.

L'Alessandria sfiora davvero il vantaggio appena superato il quarto d'ora. Parodi crossa al centro, dove un malinteso tra Dini e la difesa quasi regala a Bruccini la possibilità di calciare a porta vuota. Ma il centrocampista manca il tap-in, e i grigi hanno una seconda chance con un colpo di testa ravvicinato di Corazza, che Pelagatti respinge a sua volta con la testa. Intanto arriva un giallo anche nelle fila dei piemontesi: Bruccini ne stende due con una scivolata e la sanzione è inevitabile. Le due squadre mettono in campo ancora più energia dopo il breve riposo dovuto dal cooling break, anche se è ancora il Padova a rendersi più minaccioso con un tiro da fuori di Hallfredsson. Piano piano, i ragazzi di Moreno Longo sono costretti a chiudersi, abbassando notevolmente il proprio barocentro.

Con Biasci arriva l'ennesima opportunità per i veneti di andare in vantaggio, ma Pisseri esce molto bene e riesce a respingere il tiro con il piede. I grigi non hanno più l'ordine necessario per uscire dalla metà campo e soffrono enormemente. Per loro fortuna, i padovani nel frattempo sono un po' troppo imprecisi e non sfruttano a dovere le occasioni capitate. Terminato il momento di buio, l'Alessandria ricomincia a farsi vedere in attacco, seppure con pochissima insistenza e decisione. Nel secondo minuto di recupero, proprio quando il primo tempo volge verso il suo termine e le compagini mostrano tutti i sintomi della stanchezza, l'Alessandria fa una grande giocata sull'asse Chiarello-Arrighini, con il calciatore in maglia numero 4 che va a un passo da una bella rete. Si va quindi all'intervallo sullo 0-0.

L'equilibrio persiste anche in apertura di secondo tempo. Nessuna delle due formazioni vuole esagerare o esporsi troppo, ma ciò non toglie che ci siano opportunità o che la partita sia intensa. Sono comunque i padroni di casa a farsi vedere maggiormente in attacco, con la difesa grigia oltremodo impegnata a bloccare le continue offensive avversarie. L'inerzia della sfida continua ad essere a favore dei biancoscudati, e per qualche minuto questi ultimi restano totalmente riversati nella metà campo dell'Alessandria. Longo consulta il suo vice per capire cosa non va: mentre i due discutono, il Padova va a qualche centimetro dal gol del vantaggio. Della Latta resiste al pressing e va a calciare dal limite dell'area, colpendo però in pieno la traversa.

La squadra guidata da Mandorlini prosegue nel suo percorso di crescita interno alla gara e si affaccia alla porta di Pisseri sempre con più perseveranza. Una delle chiavi dei padovani è il centrocampista islandese Hallfredsson, il quale dispensa palloni e fa giocate degne di un'altra categoria. Superato l'ennesimo momento di sofferenza, l'Alessandria prova la sua controffensiva. Tra i primi a provarci c'è il nuovo entrato Casarini, ma il suo tiro finisce sul fondo e lontanissimo dalla porta difesa da Dini. I padroni di casa trovano ancora una chance con un colpo di testa di Kresic, però il difensore schiaccia troppo la sfera e non centra la porta. Ad ogni modo, secondo il guardalinee c'era fuorigioco, quindi un eventuale gol non sarebbe stato convalidato.

I grigi cercano di rimettersi sui binari della partita, e lo fanno iniziando a gestire maggiormente il possesso palla. Adesso è il Padova a stringersi e a chiudersi indietro, lasciando che gli avversari avanzino con passo più o meno sostenuto. Grande prova intanto per Eusepi, che ora finalmente può dare il suo contributo nella manovra d'attacco. Però, nonostante i cambi operati dai due allenatori, i ritmi calano visibilmente mentre ci si avvia verso i minuti conclusivi del match. Il direttore di gara assegna sei minuti di recupero, nei quali ogni minimo spazio può trasformarsi in una grande opportunità. Lo sa bene Bifulco, che prova a scappare via a Cosenza in velocità per poi essere fermato con le cattive, ma in modo regolare.

L'andata tra Padova e Alessandria termina sullo 0-0, quindi si deciderà tutto nell'incontro di ritorno che si giocherà giovedì al "Moccagatta".

FORMAZIONI
PADOVA: Dini; Curcio, Rossettini, Kresic, Pelagatti; Della Latta, Hallfredsson (83' Mandorlini), Germano (76' Firenze); Jelenic (83' Andelkovic), Paponi (56' Bifulco), Biasci (82' Ejesi). All: Mandorlini.
ALESSANDRIA: Pisseri; Prestia, Di Gennaro, Parodi; Celia, Giorno (82' Gazzi), Chiarello, Bruccini (60' Casarini), Mora (71' Cosenza); Corazza (60' Eusepi), Arrighini (81' Stanco). All: Longo.

AMMONIZIONI: 6' Della Latta (P), 22' Bruccini (A), 54' Giorno (A), 89' Gazzi (A).

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