Collaborazione PoliTo-Dairi: ingegneria biomedica e biomeccanica per migliorare qualità della vita di pazienti
ALESSANDRIA - Consolidare i rapporti ufficializzati con l’accordo quadro stipulato fin dalla fine del 2019 e promuovere attività di ricerca con particolare riguardo al settore biomedico: la collaborazione con il Politecnico di Torino rappresenta una ulteriore azione del DAIRI, (Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi) per potenziare la ricerca, anche nell’ottica del percorso verso l’Irccs.
La scorsa settimana si è svolto un incontro tra i professionisti di PoliTo e Dairi che ha visto la ridefinizione delle attività: tre i dipartimenti del PoliTO coinvolti (DIMEAS Dipartimento Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, DENERG Dipartimento Energia, DISAT Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia) con i quali sono state approfondite le aree di interesse nel settore dell’ingegneria biomedica e biomeccanica: le tecniche di produzione e di caratterizzazione di materiali e dispositivi, l’applicazione della fisica applicata e dell’elettromagnetismo al settore medico e la modellizzazione termofisica e termochimica dei biosistemi.
In particolare all’incontro erano presenti il Prof. Alberto Frache, Referente del Rettore per i rapporti con la sede periferica di Alessandria, che ha presentato il polo alessandrino, il Prof. Gianluca Ciardelli che ha fornito un aggiornamento in merito allo sviluppo di materiali, rivestimenti e dispositivi per la medicina e la chirurgia, illustrando il Biomedical Lab di Alessandria, il Prof. Umberto Lucia che ha illustrato due importanti progetti i cui risultati saranno presto direttamente applicabili a beneficio di pazienti affetti da disturbi motori e disturbi della visione, con la relazione dal titolo “Risonanza termofisica in sistemi biomedici”, il Prof. Alberto Fina che ha relazionato su “Materiali polimerici nanostrutturati” e il Prof. Marco Actis Grande “Funzionalizzazione di superfici in ottica antibatterica”.
Nei mesi precedenti allo scoppio della pandemia da Covid, erano state rinnovate le basi della longeva collaborazione (i primi atti risalgono al 2007): prima una visita dei professionisti dell’Azienda Ospedaliera alla struttura alessandrina del PoliTO, poi una giornata di studio con la presenza dei Rettori di PoliTO e UPO, finalizzata alla condivisione delle esperienze e delle aree di collaborazione tra le varie realtà. Fin dal 2010 il dialogo tra PoliTO e Dairi aveva prodotto risultati concreti, a partire dall’opercolo cranico, uno degli elementi più interessanti della storica collaborazione: effetto della sinergia tra Azienda Ospedaliera di Alessandria, Politecnico di Torino e il Consorzio Proplast, l’opercolo cranico aveva visto tutto il percorso di ricerca, dalla generazione dell’idea, con la collaborazione tra medici e ingegneri e le numerose prove sperimentali, fino alla messa in commercio del prodotto.
L’altra progettualità in corso, per la quale è stata formalizzato uno specifico accordo attuativo nel settore della medicina fisica e riabilitazione, ha come oggetto di studio le principali patologie del sistema nervoso centrale e periferico dell’adulto e dell’età evolutiva nonché delle patologie degenerative e traumatiche dell’apparato muscolo-scheletrico dell’adulto e dell’età evolutiva; ad oggi, ha visto lo sviluppo di un plantare per la stimolazione neuro riabilitativa motoria, ancora in fase di progettazione, utile al recupero funzionale della deambulazione in soggetti con disturbi motori.
“L’intesa con PoliTO – spiega Antonio Maconi – è esemplificativo di come un’azione sinergica possa stimolare importanti occasioni di confronto, sviluppo ed approfondimento, nonché di sostegno e promozione di progetti in settori di comune interesse, con particolare riferimento al settore biomedico. I risultati, realizzati anche grazie alla costanza dei professionisti in questi anni, sono oggi evidenti dai progetti in corso, che saranno ulteriormente implementati. Il PoliTO rappresenta una delle realtà scientifiche più importanti del territorio alessandrino, l’accordo quadro stipulato è stato redatto in maniera dettagliata ed approfondita, e si presta ad una collaborazione su diversi fronti, con condivisione di strumentazioni, personale, dati e know how. Continueremo ad operare anche per individuare bandi e linee di finanziamento tramite i grant office e mettere in comune alcune delle attività già integrate con il DISIT, anche creando gruppi di lavoro specifici, sulla scorta delle parole che i due Magnifici Rettori avevano espresso prima del Covid. L’obiettivo comune è continuare a realizzare iniziative e progetti sia nella ricerca scientifica sia nella didattica per diffondere quella “cultura della ricerca” che va a beneficio dell’intera comunità”.