Cerutti: fine di un'agonia lunga 190 giorni

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Con l’intesa di massima fra sindacati, curatela e Bobst Italia, la vicenda legata al Gruppo Ex Cerutti si sta concludendo con l’arrivo della cassa integrazione e l’incremento del Piano sociale per le buonuscite.

"Nella giornata di 23 agosto 2021 è stato raggiunto un accordo di massima con la Società Bobst e la Curatela del fallimento Cerutti", comunicano FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL di Vercelli e di Alessandria, "dopo l’avvenuta asta di fine giugno che ha visto la Bobst aggiudicarsi la società Cerutti, dopo l’accordo sindacale con la Bobst che ha definito il perimetro occupazionale con 30 diretti in Bobst e 40 in una cooperativa che lavorerà per la società svizzera per tre anni, era necessario definire gli ultimi aspetti centrali della vertenza. Il tavolo sindacale di ieri è stato propedeutico per ragionare e concordare soluzioni in merito a due temi importanti quali un’eventuale proroga della cassa integrazione, è dal 2 luglio che i dipendenti sono sospesi senza alcuna copertura economica e previdenziale essendo terminato in quella data l’ammortizzatore sociale e la creazione di un piano sociale dignitoso per coloro che hanno perso e perderanno il proprio posto di lavoro". 

"In tale riunione si è raggiunta un’intesa di massima che prevede la richiesta ai Giudici fallimentari di proroga di 13 settimane di cassa integrazione covid che permetteranno di dare continuità alla cassa integrazione precedente fino alla terza settimana di settembre", proseguono i sindacati, "inoltre si è concordato di integrare la base economica di partenza dedicata alla creazione di un piano  sociale con l’integrazione economica aggiuntiva da parte sia di Bobst che della Curatela, condizione che porterà a riconoscere a tutti coloro che hanno perso e perderanno il posto di lavoro circa 10000 euro". 

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