Uccise cacciatore, udienza a febbraio
ALESSANDRIA - Voleva sparare a un cinghiale, ma uccise un ignaro cacciatore. 50enne di Predosa risponde di omicidio colposo in concorso con l’organizzatore della battuta di caccia. Per i due, l’udienza preliminare si svolgerà a febbraio davanti al gup di Alessandria
La tragedia avvenne a Sezzadio due anni fa
Piercarlo Minetti, 53 anni, di San Salvatore Monferrato e Marco Vicario, di 51, di Predosa il 12 dicembre del 2017 andarono insieme a una battuta di caccia al cinghiale in località Gorreto di Sezzadio.
Non si conoscevano e quando Vicario vide Minetti accasciarsi al suolo accorse inginocchiandosi al suo fianco e gli praticò il massaggio cardiaco convinto si trattasse di un malore. Non si vedeva sangue ma, tolti gli indumenti, la tragica realtà apparve evidente.
Era stato il 51enne di Predosa a sparare, del tutto involontariamente, il colpo fatale destinato al grosso animale che invece era sfuggito.
Vicario è accusato di omicidio colposo e a suo carico il 7 febbraio del prossimo anno si terrà l’udienza preliminare davanti al Gup del tribunale di Alessandria. E con lui ci sarà un altro cacciatore, Mario Sardi, accusato di concorso nello stesso reato per non avere organizzato correttamente la battuta al cinghiale.
L’uomo, concessionario dell’azienda faunistica della zona, non era neppure presente al momento dell’incidente.
Vicario non voleva certo uccidere il cacciatore ma quel colpo secco era ben diretto e valse a stroncare la vita di un uomo che ha lasciato una vedova e due figli.
Non è escluso che Vicario ricorra al patteggiamento o all’abbreviato.
Minetti fu colpito a una distanza di 70 metri