Grazie agli studenti dell’Enaip le eccedenze alimentari diventano pasti per la Tavola Amica di Caritas di Alessandria
Quella tra Caritas Alessandria ed Enaip Alessandria è una collaborazione nata prima della pandemia. In più occasioni, infatti, la mensa di via delle Orfanelle ha ospitato gli studenti del corso di cucina per stage formativi e progetti legati allo spreco alimentare. Con la ripresa delle lezioni gli allievi della scuola professionale tornano a farsi protagonisti di un’iniziativa che, anche in questo caso, ha come nobile causa la prevenzione degli sprechi attraverso il recupero di alimenti invenduti.
Ogni mercoledì – il progetto ha preso il via il 13 ottobre – le ragazze e i ragazzi del secondo anno del corso di Ristorazione mettono alla prova il loro estro culinario con le derrate alimentari donate da alcuni supermercati della città. «Per loro è un po’ una sorta di sfida – spiega Noémie Mancuso, tutor dell’Enaip – perché devono preparare i piatti del giorno con gli ingredienti “a sorpresa” che Caritas ci consegna ogni martedì». La mattina seguente, in base ai prodotti a disposizione, gli aspiranti chef decidono di comune accordo in quale tipo di portata cimentarsi: «Come piatto “d’esordio” gli allievi hanno preparato il risotto al radicchio, questa settimana probabilmente opteremo per la pasta». Intorno alle 10.30, quindi, la cargo bike della Caritas passa a ritirare le 80 pietanze, rigorosamente confezionate, che saranno poi distribuite a coloro che si rivolgono alla Mensa “Tavola Amica”.
«Già da alcuni anni collaboriamo con l’Enaip per progetti che riguardano la riduzione dello spreco alimentare, che rimane lo scopo principale di questo progetto – sottolinea Giampaolo Mortara, direttore di Caritas Alessandria – Voglio ringraziare i tutor del corso per averci proposto questa nuova collaborazione e in particolare gli allievi, che dimostrano di sapersi mettere a disposizione di una buona causa anche nei momenti di formazione. Questo è senza dubbio un valore aggiunto che i giovani alessandrini offrono alla comunità»