Nuovo protocollo Dad. Il Piemonte chiede intanto la terza dose per il personale scolastico
Debutta il nuovo protocollo nazionale per la Dad, che vedrà andare l’intera classe (docenti compresi) in didattica a distanza solo dal terzo contagio in su.
Questa la decisione presa, nel documento sottoscritto dall’Istituto Superiore della Sanità, Regioni, ministeri di Salute e Istruzione, per permettere alla scuola, pur in mezzo alle grandi incognite della pandemia, di proseguire la formazione degli studenti in presenza, senza abbassare la guardia davanti al rischio di diffusione dei contagi. Il tutto con una premessa fondamentale: resta l’obbligo di indossare la mascherina, in aula non si rientra se non si ha l’attestato di negatività al primo test molecolare e, all’infanzia (dove i bambini non sono vaccinati) basta un contagio per mandare a casa tutta la classe.
Le linee guida, invece, per le scuole primarie e secondarie fanno sì che, nel caso di un solo contagio, gli altri alunni continuino a frequentare in presenza, ma devono fare un doppio tampone molecolare: subito e dopo 5 giorni evitando, in quell’arco di tempo, le “frequentazioni sociali e le altre attività di comunità”. Potrebbe, poi, finire in quarantena anche chi è stato a contatto stretto anche di un solo caso di contagio, ma sarà di volta in volta il medico del dipartimento di prevenzione dell’Asl a definirlo.
Va da sé che il rischio di finire in quarantena si alza se i contagiati in classe sono due. I vaccinati e guariti negli ultimi sei mesi fanno soltanto i due test, mentre i non vaccinati vanno in quarantena. Se poi i casi diventano tre o più in Dad ci va appunto l’intera classe, insieme anche agli insegnanti. E i bidelli e gli altri operatori scolastici? Per loro non è prevista la quarantena, ma restano sotto osservazione con il doppio tampone.
Intanto la Regione Piemonte, che registra una diminuzione dei focolai nelle scuole nell’ultimo monitoraggio settimanale (sono passati da 21 a 15 e le classi in quarantena, a oggi, sono 162), ha chiesto il via libera per la terza dose di vaccino per il personale scolastico che – al 95% - ha aderito alla campagna anti Covid.
Sono stati il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore alla Sanità Luigi Icardi a scrivere al generale Francesco Figliuolo ricordando che dalla terza settimana di novembre in Piemonte anche il personale scolastico inizierà a maturare i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale con le prime due dosi. “Subito dopo il personale sanitario, le Rsa e gli over80 – hanno fatto notare Cirio e Icardi - il personale scolastico è stata una delle prime categorie ad essere coinvolte dalla vaccinazione. È fondamentale quindi mettere a disposizione subito la dose aggiuntiva per chi lavora nel nostro sistema scolastico per la loro sicurezza e quella dei nostri studenti e per garantire la scuola in presenza che rappresenta una assoluta priorità”.