Liguria: oltre 9 milioni per interventi a rio Fegino a Genova e rio Rezza a Lavagna
GENOVA - Ammonta a nove milioni e 300mila euro lo stanziamento da parte del Ministero della Transizione ecologica a favore di Regione Liguria, a seguito delle interlocuzioni tra l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e il Ministero, per mitigare il rischio idrogeologico del rio Rezza a Lavagna, per un importo di 3,9 milioni di euro, e per la sistemazione idraulica del Rio Fegino (3° lotto, stralcio 2°) a Genova Borzoli per un importo di 5,4 milioni di euro.
I finanziamenti che saranno utilizzati per lavori di regimazione idraulica e per completare così la mitigazione del rischio di due aree molto delicate della Liguria, verranno attribuiti e gestiti dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, in qualità di commissario contro il dissesto idrogeologico.
Il rio Fegino infatti, con le sue innumerevoli esondazioni, ha creato negli anni nel corso degli episodi di maltempo che si sono succeduti, una serie di problemi alle attività produttive presenti nella zona di Borzoli e l’intervento previsto andrà a risolvere una situazione molto sentita dalla popolazione.
Così come l’intervento di regimazione idraulica del rio Rezza, in una zona molto sensibile e vulnerabile in quanto interessata anche dalla presenza dell’ospedale di Lavagna, va a completare l’opera di messa in sicurezza complessiva di un affluente dell’Entella.
“Questi due finanziamenti – spiega il presidente di Regione Liguria e commissario contro il dissesto Giovanni Toti – erano interventi che avevamo già previsto nel piano per la mitigazione del rischio idraulico, elaborato dalla Giunta regionale. Si tratta di risorse che verranno gestite insieme ai comuni con le procedure snelle che stiamo già utilizzando in tutti gli altri interventi in corso, tra cui lo scolmatore del Bisagno che stiamo completando e anche per la sua copertura, appena conclusa”.
Per l’intervento sul rio Rezza a Lavagna il cronoprogramma predisposto da Regione Liguria e approvato dal Ministero prevede una durata complessiva di due anni e mezzo con l’ultimazione della progettazione entro 7 mesi, con l’aggiudicazione dei lavori nei successivi 3 mesi e una durata di 20 mesi per l’esecuzione dell’intervento, compreso il collaudo. Per quanto riguarda il Rio Fegino, invece, la previsione di durata complessiva dei lavori è di poco più di 4 anni, con l’ultimazione della progettazione nei prossimi 8 mesi, l’aggiudicazione nei successivi 4 mesi e una durata di 38 mesi per l’esecuzione dell’intervento e il collaudo.
“Si tratta di due interventi molto importanti perché inseriti in due aree strategiche – sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile e alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone – Due opere di completamento della messa in sicurezza e risolutive che contribuiranno al declassamento delle zone, dove gli episodi di maltempo continuano a creare danni pesanti. Al termine dei lavori la situazione migliorerà nettamente, tenendo conto che ci sarà sempre un rischio residuo, ma sarà molto più basso. Le due opere sono state individuate perché ritenute prioritarie per la presenza di numerose attività produttive e per quella dell’ospedale, che serve un comprensorio molto ampio. Per entrambi gli interventi le progettazioni sono in una fase avanzata di elaborazione”.