Sale: alle 20.30 il Rosario in memoria di Fabrizio Torre
SALE - Alle 20.30 si celebrerà il Rosario in memoria di Fabrizio Torre, l'autista NCC 52enne deceduto a Capriata d'Orba durante l'alluvione.
C’è un paese che non si capacita di come possa essere successa una tragedia simile proprio a Fabrizio Torre, l’autista della ditta NCC Regiardo & Speroni di Sale che, l’altra sera, ha perso la vita sul lavoro, a poche centinaia di metri dal resort di Villa Carolina a Capriata d’Orba. Una fatalità, come si dice spesso, che non ha lasciato scampo al 52enne che, partito dall’aeroporto di Genova dove aveva caricato un manager nippo-brasiliano, è uscito al casello autostradale di Ovada senza alcun problema. Nulla lasciava presagire che la situazione sarebbe degenerata, pur essendoci fin dal pomeriggio criticità diffuse ed inserite nel cosiddetto “allarme giallo”, non così grave dunque da chiedere alla popolazione di non uscire di casa se non per stretta necessità. La vittima, ingegnere con alle spalle studi sui Sistemi propulsivi e missilistici al Politecnico di Milano, con esperienza nel campo dell'Aeronautica, non era uno sprovveduto: Fabrizio Torre era anche un alpino, in forze alla sezione di Sale, dove viveva con la mamma Carla, di 80 anni. "Quando lui è il suo cliente si sono trovati sulla strada che portava al Golf Club era buio pesto – racconta Marta Regiardo, titolare dell'azienda di noleggio auto per cui Fabrizio lavorava -. Ha telefonato a mio padre alle 20.30, dicendogli che aveva già allertato i vigili del fuoco e che non sapeva come fare per la macchina, perché “si era spenta e si muoveva” sotto l’acqua". Attimi concitati, con un autista preoccupato ma che ha cercato di tenere i nervi saldi, essendoci tutt’intorno molta acqua: i due occupanti il mezzo erano quasi arrivati a destinazione. Angelo Regiardo ha esortato Fabrizio, dicendo di non pensare all’automobile e di scendere subito entrambi per cercare un posto sicuro. Poi l’ondata devastante di un rio gonfio e impetuoso, che ha portato via l’autista, mentre il cliente, trovando sulla sua strada un pioppeto, vi è rimasto attaccato legandosi con la giacca. I titolari della ditta NCC raccontano che il suo telefono cellulare suonava a vuoto, mentre quello dell’autista era già muto. Quando Angelo Regiardo è riuscito ad arrivare sul posto la situazione era da incubo: non si vedeva nulla e quando poi è arrivata una squadra di pompieri con jeep e barca e una lampadina per far luce, in un primo momento è stato comunicato che si scorgevano due persone. Purtroppo però aggrappato a quell’albero alla fine c’era solo il cliente straniero che, gridando incessantemente e con una disperata forza di volontà, ha resistito – anche grazie al supporto dei carabinieri - in attesa dei soccorsi che lo hanno individuato alle 22.30 per poi trarlo in salvo verso le 3 di notte. L’uomo, Narumi Makishima, in forte stato di choc, verrà dimesso questa sera dall’ospedale di Alessandria. La macchina su cui viaggiavano i due malcapitati non è ancora stata ritrovata: il segnale satellitare l’ha indicata per l’ultima volta ad una decina di metri dopo il ponticello che collega la strada al resort. Le ricerche di Fabrizio Torre, che lascia anche una sorella, Nicoletta, sono state interrotte verso le 4.30. Poche ore dopo il ritrovamento del cadavere, che molto probabilmente non sarà sottoposto ad autopsia. Fabrizio Torre era molto conosciuto e stimato, non solo a Sale, dove amava ritrovarsi nel tempo libero con gli amici del bar sotto l’ombra delle piante della chiesa di Santa Maria e San Siro, ma anche da tutti i clienti che avevano avuto modo di conoscere il suo modo accorto e discreto di lavorare. Sempre disponibile verso gli altri, si è spenta una stella buona a Sale che ora illuminerà il cielo. Il rosario è questa sera alle 20.30, mentre i funerali saranno celebrati domani alle 14.30 nella chiesa di San Giovanni.