Emergenza Ucraina: proposta la caserma Valfrè di Alessandria per la prima accoglienza dei profughi
ALESSANDRIA - Venerdì 11 marzo, l’Amministrazione Comunale di Alessandria ha riunito i Rappresentati di ASL-AL, CISSACA, Croce Rossa Italiana (Comitato Provinciale), l’Associazione Opere, Giustizia e Carità - Caritas di Alessandria, Cooperativa Coompany, A.P.S. Social Domus, Compagnia di San Benedetto al Porto - Casa di Quartiere, Mediatrici Culturali e Uffici Comunali competenti per coordinare le attività che ciascun soggetto sta avviando sul territorio comunale per l’accoglienza e l’assistenza ai profughi e agli ospiti Ucraini.
Nella riunione è emersa la proposta di poter utilizzare l’attuale porzione di immobile presso la ex caserma “Valfrè di Bonzo” impiegata quale centro vaccinale anche per le attività di carattere sanitario (tamponi e/o vaccini) per profughi e ospiti ucraini fino alla fine della nuova emergenza, con il posizionamento di una cinquantina di letti e la possibilità di fornire anche generi di conforto. A tal fine, il Sindaco di Alessandria sta procedendo a formulare specifica richiesta al soggetto proprietario dell’immobile e nel pomeriggio sarà a Torino per la prima convocazione del Comitato regionale per il coordinamento dell’emergenza ucraina.
La struttura potrebbe essere gestita attraverso il coinvolgimento del volontariato di Protezione Civile e della Croce Rossa.
Per quanto attiene l’eventuale raccolta di generi di prima necessità è vietato, a livello normativo, l’impiego del personale della Protezione Civile, compreso il volontariato organizzato. In tal senso, però, sono stati presi contatti diretti con l’associazione spontanea di immigrati Ucraini che ha visto in una commerciante di via Santa Caterina da Siena il naturale portavoce che, tra l’altro, ha dichiarato la propria disponibilità ad effettuare, se richiesta, eventuale intermediazione linguistica.
"Nonostante ad oggi i numeri nella nostra Città siano piuttosto contenuti, l’obiettivo è quello di avviare un percorso organizzativo che, in linea con le indicazioni operative della Prefettura, offra pronta accoglienza e beni di prima necessità a quanti arrivano e arriveranno in fuga dalla guerra, con la consapevolezza che la situazione attuale è in continua evoluzione e che i flussi nei prossimi giorni potrebbero aumentare in misura significativa. - spiegano dal Comune - A tal proposito il Presidente della Regione Piemonte, con una nota datata 11 marzo 2022, ha richiesto agli Enti Locali di individuare sul proprio territorio eventuali strutture ricettive idonee all’accoglienza dei profughi, in modo da convenzionarle con oneri interamente rimborsati dalla struttura commissariale a valere sui fondi emergenziali".
“Credo che compito primario del nostro Comune sia quello di consentire un’efficacia immediata del sistema di prima e seconda accoglienza – ha dichiarato il Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco – in condizioni di incertezza riguardo ai tempi e ai numeri di Persone e Famiglie in arrivo. Per questo, dopo le prime attività svolte dall’Amministrazione Comunale, occorre ora procedere con sistematicità, evitando inefficienze o tempi lunghi che non sarebbero compresi né dai Profughi, né da tutti i nostri Concittadini che con grande generosità si sono messi a disposizione e hanno messo a disposizione i loro beni. Certamente questa nuova emergenza non ci voleva, ma Alessandria, gli Alessandrini e il Comune tutto sono pronti e non si tireranno indietro nella gestione della crisi”.
“L’Amministrazione Comunale la settimana scorsa ha riunito i Rappresentanti di vari enti, compresi quelli delle ASL, delle cooperative e del Terzo settore, per poter mettere in moto le iniziative finalizzate ad aiutare i profughi ucraini – ha commentato l’Assessore ai Servizi Sociali, Piervittorio Ciccaglioni -. Coloro che arriveranno in Città, dopo essere stati identificati con l’aiuto della Prefettura e della Questura, verranno accolti nell’ex Caserma Valfrè, dove avranno la possibilità di fare i tamponi e i vaccini necessari e di ricevere la primissima accoglienza, anche per chi arriva di notte, per far sì che non si sentano abbandonati. Con le Associazioni competenti siamo allineati per dare un’assistenza a tutti coloro che arriveranno e che ne avranno bisogno. Al momento sono poche le persone che si sono affacciate alla nostra Città per avere un supporto, ma immaginiamo che nei prossimi giorni ci sarà un aumento di arrivi, con la necessità di trovare ulteriori strutture per l’accoglienza”.