A processo ex agente di commercio di Acqui Terme
ACQUI TERME - Ex agente di commercio accusato di truffe ad una ventina di ditte di varie parti d'Italia. La procura di Alessandria chiede il processo per lui e per altri sette, alcuni coinvolti marginalmente. Acquistavano merce pagando la con assegni inesegibili e la rivendevano a negozi o centri commerciali
L’uomo chiave dell’organizzazione era Massimo Bertolotti, ex agente di commercio di Acquí Terme; suoi stretti collaboratori Raimondo Ramellucci, Claudio Cabella e Pasquale Lupo di Alice Bel Colle, Alessandria e Incisa Scapaccino.
Coinvolti, marginalmente, altri quattro.
La procura di Alessandria ha chiesto per loro il processo.
I primi quattro sono chiamati a rispondere di associazione a delinquere e, con gli altri, di uno o più casi di truffa, falso e ricettazione.
Vino, formaggi e dolciumi venivano acquistati in varie parti d’Italia, pagati poi con assegni non validi e rivenduti a negozi o centri commerciali.
Una truffa valutata in circa 100.000 € ai danni di una ventina di ditte, sette in provincia di Alessandria, le altre nell’astigiano pavese, veronese, e cuneese.
Dopo la denuncia delle vittime, i carabinieri nel 2017 hanno bloccato l’organizzazione con l’operazione “Bacco“.
Il colpo più grosso, dice l’accusa, lo ha messo a segno Bertolotti che compare comunque in tutte le operazioni contestate. L’acquisto di migliaia di bottiglie in una casa vinicola di Santo Stefano Belbo, valore 42.000 €.
I quattro maggiori inquisiti in sede di indagini hanno contestato di essersi associati, ma avrebbero agito come cani sciolti.
Lo schema seguito era sempre lo stesso: le aziende venivano contattate, vendevano poi la merce ed erano pagate con assegni scoperti, rubati o persi, oppure la merce veniva rivenduta per lo più ai negozi compiacenti e a un grosso supermercato di Pinerolo