Aggressione a Canelli: una sottoscrizione per riportare la salma di Nafugi in Gambia

Aggressione a Canelli: una sottoscrizione per riportare la salma di Nafugi in Gambia
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CANELLI - Verrà aperta una sottoscrizione per riportare in Gambia la salma di Manneh Nafugi, il 18enne morto martedì scorso all'ospedale di Alessandria dopo essere stato massacrato a colpi di catena dal pakistano 35enne Muhammad Waqar, la sera del 30 aprile in pieno centro a Canelli.

I due erano ospitati nel Cas di Cassinasco ed erano entrambi richiedenti asilo. Pare che tutto sia nato per futili motivi: il pakistano stava cucinando, quando il gambiano era andato a lavarsi le mani, lasciando cadere qualche goccia d'acqua e di sapone nella pentola. I due si sarebbero dapprima insultati e il diverbio sarebbe poi continuato anche la sera, fino al tragico epilogo.

Ieri la comunità del Gambia ad Asti si è riunita nei locali della locale diocesi e la responsabile della cooperativa Leone Rosso che fa parte del colosso Codeal, società che gestisce il Cas, ha annunciato che pagheranno loro le spese per il rimpatrio della salma, mentre dal canto suo, la comunità africana promuoverà una sottoscrizione per aiutare la famiglia.

Sarà organizzata anche una cerimonia di preghiera sul luogo in cui è avvenuta la tragedia, alla quale saranno invitati tutti, compresa la comunità pakistana: "Sono fratelli anche loro - è stato detto - non possiamo farci la guerra".

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