La replica

Amag risponde alla Lega: "Ancora bugie. Con Roggero continua la campagna di falsità"

Amag: "Il centrodestra, pur di guadagnare visibilità politica, non si fa scrupoli di recare danno alla multiutility che è un valore per tutto il territorio"

Amag risponde alla Lega: "Ancora bugie. Con Roggero continua la campagna di falsità"
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Il gruppo Amag risponde agli attacchi della Lega di Alessandria, e nello specifico alle parole del capogruppo in consiglio comunale Mattia Roggero.

Amag replica agli attacchi della Lega

Nuovo botta e risposta tra Amag e i rappresentanti del centrodestra di Alessandria in consiglio comunale, in particolare la Lega. "Nuovamente Amag è costretta a rispondere agli attacchi di un centrodestra che, pur di guadagnare visibilità politica, non si fa scrupoli di recare danno alla multiutility che è un valore per tutto il territorio e sta cambiando per il proprio futuro, di quello dei suoi 350 collaboratori e delle loro famiglie. - commenta l'azienda - Alla politica lasciamo le risposte della politica. Noi però non possiamo lasciare senza risposta tutte le bugie e le volute imprecisioni contenute nell’ultima intervista del capogruppo della Lega in consiglio comunale, Mattia Roggero".

Le consulenze 2023

"Secondo Roggero, nel 2023 AMAG ha speso in consulenze ben 2 milioni di euro. In realtà la spesa reale di competenza del 2023 è stata di 1.183.000 euro, circa 100.000 euro in più del 2021 e sostanzialmente eguale a quella del 2022. Vi è però una grande differenza: nel 2023, rispetto agli anni in cui AMAG era gestita dal centrodestra, ossia tutto il 2021 e quasi tutto il 2022, la voce principale di spesa, circa 380.000 euro, è rappresentata dalle consulenze per il recupero dei crediti (spese legali e società specializzate), mentre nel 2021 il centrodestra vi aveva investito 115.000 euro, saliti poi a 170.000 nel 2022. Risultato? A fine 2022 i crediti non incassati nel solo settore idrico sfioravano i 16 milioni di euro. Oggi ammontano a meno di 13 milioni. E’ stata una consulenza inutile, signor Roggero? Soldi sprecati? Oltre 3 milioni di euro recuperati e sono soldi veri".

I disservizi

"I disguidi nella fatturazione (bollette doppie, bollette pazze, ritardi nell’invio, conguagli sbagliati…) non sono una novità per le multiutility italiane: le cronache di ogni città sono piene di tali disservizi. AMAG, purtroppo, non fa eccezione, neanche negli anni della gestione del centrodestra. Attribuire alla nuova presidente, insediata a inizio luglio, la responsabilità di un disguido tecnico come la doppia stampa di una parte delle ultime bollette è semplicemente ridicolo. Gli errori umani accadono e quelli tecnici pure, soprattutto in contesti dove il personale è stato demotivato con una gestione da costante campagna elettorale e l’organizzazione aziendale è in fase di profonda riorganizzazione proprio a causa della inesistente gestione precedente".

L’attacco alla presidente Franzino

"Dallo scorso 4 luglio AMAG spa ha, come presidente, una figura dotata di standing nazionale, oltre a grande esperienza e competenza manageriale: l’ing. Lorenza Franzino, attuale presidente anche di Ansaldo Energia, il manager grazie alle quale l’Italia ha realizzato l'alta velocità. Invece di essere lieti per questa importante notizia per il nostro territorio, il centrodestra la attacca in continuazione con falsità e insinuazioni. Roggero afferma addirittura che la Franzino sia presente in AMAG “da almeno due anni", in quanto “amministratrice di un paio delle società di consulenza che hanno operato in Amag”; e sottintende, ovviamente, che tali società hanno banchettato con i famosi due milioni di consulenze sperperati nel 2023. Bugie colossali, forse anche peggio di bugie. Nulla di tutto ciò è difatti vero. Nessuna delle società di cui l’ing. Franzino è stata amministratrice ha avuto consulenze in AMAG nel 2023 e in precedenza. ZERO. La legittimità della sua nomina, oltre alla totale assenza di un conflitto di interessi, è stata verificata anche da uno dei più importanti studi legali di diritto amministrativo del Paese con un parere pro veritate. Il centrodestra ora la lasci lavorare. Faccia proposte concrete per ottenere da AMAG un valore per gli utenti e per i cittadini. Queste lotte di potere hanno il solo obiettivo di tentare di coprire i disastri causati dagli anni della sua gestione".

La consulenza a MOT

"Il primo contratto con Moveonteam srl è stato firmato il 5 gennaio 2024 e aveva come oggetto “l’assessment dell’organizzazione, delle attività e dei processi aziendali” del Gruppo, ossia una fotografia della reale situazione. E’ durato circa due mesi, ha impegnato tre manager per un compenso di 37.500 euro e si è concluso con l’evidenza della situazione gestionale in gran parte ereditata dal centrodestra: contabilità fornitori fatta ancora tutta a mano, 16 milioni di bollette idriche non pagate, recupero dei crediti quasi inesistente, pianificazione dilettantesca, nessun controllo di gestione, nessun report di andamento durante l’anno, promozioni ingiustificate e clientelari da cui costo del lavoro non sostenibile, investimenti insufficienti…Tutto documentato.

E’ stato quindi stipulato con MOT un secondo contratto per supportare la “riorganizzazione e ristrutturazione delle attività e dei processi aziendali” di tutto il Gruppo. Sottoscritto l’11 marzo 2024 con scadenza, orientativa, al 31 ottobre, anche questa volta prevedeva tre manager dedicati ad AMAG per un compenso massimo di 100.000 euro.

Basta andare sul sito di Moveonteam per capire il livello dei professionisti coinvolti e confrontare l’ammontare complessivo dei loro compensi - 137.500 euro massimi per dieci mesi di attività - rispetto al costo aziendale, circa 130.000 l’anno, di un quadro in AMAG. Ricordo che tra 2021 e 2022, giusto prima delle elezioni amministrative, il centrodestra ha premiato molti dipendenti di AMAG - circa 80 su circa 100 nella sola Capogruppo – con passaggi di categoria e aumenti a pioggia (fino a 15.000 euro a un’unica risorsa!) che hanno fatto impennare il costo del lavoro. Di buona parte di questi passaggi di categoria è però difficile comprendere il merito in termini di formazione, competenze o percorso di carriera, mentre è più facile ricondurlo a motivi elettorali".

La consulenza Systema

Il 9 maggio 2024 è stato firmato da AMAG un contratto con Systema srl per un’“indagine sul clima e le relazioni aziendali” attraverso la realizzazione di interviste qualitative a tutti i 360 dipendenti ed un primo corso formativo basato sulla leadership adattiva per circa 40 dipendenti, il tutto per 45.000 euro.

Dall’analisi è emersa un’azienda fossilizzata e un personale insoddisfatto, frustrato e spesso demotivato dalla completa assenza di riconoscimento del merito. Il 24 giugno è stato stipulato un secondo contratto (23.000 euro) per “un secondo percorso formativo” per altri 50 dipendenti.

Che cosa è la leadership adattiva? Un filone interpretativo della leadership, sviluppato e insegnato ad Harvard, che insegna a fare squadra e a lavorare in team. E’ ciò di cui ha bisogno il personale AMAG: motivazione, energia e impegno di squadra. Systema (che ha come brand OLI: Adriano Olivetti per la Leadership) è l’unica società italiana che può insegnare la leadership adattiva e ha già tenuto analoghi corsi per il personale di Banca Intesa, Unicredit, Fondazione Compagnia San Paolo, Illy, Italgas, Università di Siena, Università della Calabria e numerose PMI. L’ing. Franzino è stata presidente di Systema in fase di start-up fino a novembre 2023.

Disinformazione sistematica

"Come si può vedere, gli esponenti del centrodestra stanno cercando in tutti i modi di occultare le loro responsabilità, attaccando sistematicamente e in modo strumentale chi oggi sta cercando, con grandissima professionalità, di ridare vita all’azienda. Noi siamo pronti a illustrare a tutti, documentazione e bilanci alla mano, i motivi per cui oggi AMAG si trova in difficoltà: giorno per giorno emergono sempre nuovi danni e inefficienze lasciati dalla precedente amministrazione. Basta dire che nel 2023 il bilancio del gas si è chiuso in negativo perché è venuta inaspettatamente alla luce una sanzione di circa 400.000 euro comminata dalla Autorità regolatrice sul 2019. L'operazione verità non ci spaventa, anzi. Ci indigna, piuttosto, la leggerezza con cui, pur di salvare la faccia e mistificare la realtà, il centrodestra rischia di compromettere irreparabilmente un’azienda che è patrimonio della comunità alessandrina.

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