Ancora disordini nel carcere di Torino: detenuti ubriachi provocano una rivolta
TORINO - Un altro episodio di violenza all'interno del carcere di Torino dove intorno alle 21 di ieri, venerdì 12 aprile, un gruppo di sei detenuti stranieri, in stato d'ebbrezza, ha appiccato un incendio nella quarta sezione del padiglione B, dando vita ad una sorta di rivolta.
"Armi rudimentali, bombolette accese, materassi infiammati, neon spaccati e suppellettili vari distrutti.
È stato necessario fare evacuare le quattro sezioni detentive del piano, facendo confluire i detenuti ai cortili passeggio per tutelare l’incolumità fisica di tutti. - si legge nella nota diffusa dell'Osapp, l'Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria - Solo grazie all’intervento del personale in servizio e di numerose unità di polizia penitenziaria libere e richiamate in servizio, dopo più di tre ore di trattative, i reclusi hanno iniziato a cedere, evitando il peggio. Tre agenti di servizio sono rimasti fortemente coinvolti per intossicazione tanto che si è reso necessario fare intervenire il 118 per condurli al pronto soccorso da dove sono stati dimessi con una prognosi che va dai sei ai 10 giorni ciascuno".
"Il caos e la perdita dei significativi e dei necessari risultati nella detenzione scontata nelle carceri del distretto Piemonte-Liguria- Valle d'Aosta, con particolare riferimento alle carceri di Torino e di Cuneo sono diventati di tale evidenza e gravità da sconsigliare persino l'allocazione di ulteriori detenuti negli istituti di pena di tale territorio. - dichiara Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp - Altrettanto drammatica e senza rimedio le condizioni di lavoro ed i quotidiani rischi del personale di Polizia penitenziaria impegnato, senza organici adeguati, nella nella impari battaglia di contrasto della tossicodipendenza e della malattia mentale interne al sistema nonché nel crescente contrasto con gli interessi delle criminalità organizzate".