La denuncia

Ancora tensione nelle carceri: disordini al Lorusso e Cutugno e detenuto ubriaco a Vercelli

La denuncia di Osapp e Sappe dopo gli ultimi due episodi di violenza verificatisi all'interno delle strutture di detenzione piemontesi

Ancora tensione nelle carceri: disordini al Lorusso e Cutugno e detenuto ubriaco a Vercelli
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L'Osapp e il Sappe denunciato altri due episodi avvenuti nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino e nella casa circondariale di Vercelli.

Disordini nel carcere di Torino

Momenti di tensione ieri, martedì 14 agosto, presso il carcere Lorusso e Cutugno di Torino nel corso della visita di una delegazione composta da avvocati, rappresentanti delle istituzioni e associazioni, tra cui il Presidente del Consiglio Comunale di Torino, membri dell'Associazione ‘Nessuno tocchi Caino’, esponenti della Camera Penale con il supporto del Consiglio dell’Ordine Forense di Torino e alcuni parlamentari, si è recata in visita alla Casa Circondariale ‘Lorusso e Cutugno’ di Torino.

Tuttavia, la visita nei padiglioni detentivi B e C non ha potuto avere luogo a causa di disordini e momenti di tensione provocati dai detenuti.

Il Segretario Generale dell'Osapp, Dott. Leo Beneduci, ha dichiarato: "Da tempo, come sindacato, denunciamo che la situazione presso il carcere di Torino è ormai ingovernabile, un contesto che risulta inaccettabile sia per il personale di Polizia penitenziaria che per i detenuti. Dobbiamo constatare che sembra esserci una precisa volontà dell’amministrazione di mantenere lo status quo e di non intervenire per migliorare la situazione.
Il carcere di Torino è privo di un comandante di reparto titolare, il che significa che il personale non ha punti di riferimento chiari nelle proprie attività, soprattutto dal punto di vista organizzativo, rendendo estremamente difficile la gestione delle emergenze.
Il fatto che parlamentari e delegazioni oggi non abbiano potuto accedere ai padiglioni a causa dei disordini e dei momenti di tensione dimostra ulteriormente che il carcere di Torino è diventato una vera e propria 'zona franca', dove i criteri di funzionalità e legalità non vengono rispettati.
Da tempo ci chiediamo, senza ricevere risposte dalla politica, perché si continui a permettere che le carceri restino in queste condizioni.
Le strutture sono gestite da figure che non possiedono le competenze necessarie e che, purtroppo, sembrano non avere interesse a migliorare la situazione".

Detenuto ubriaco a Vercelli

Ore da incubo anche nella Casa circondariale di Vercelli dopo che un detenuto straniero, alterato dall’alcool, si è ferito autonomamente ed ha aggredito alcuni poliziotti, dopo averli minacciati per ore con lamette e rudimentali oggetti da taglio.

Come spiegano Vicente Santilli e Mario Corvino, rispettivamente segretario e vice del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “dopo la contestazione di una sanzione disciplinare che lo riguardava per un precedente comportamento violento, un detenuto nordafricano, per altro alterato dall’alcool ricavato dalla illegale macerazione della frutta in cella, si è reso protagonista di una folle e scellerata protesta. Ha minacciato il personale con lamette e oggetti da taglio, lesionandosi il corpo, per poi scagliandosi contro alcuni poliziotti, colpendoli con calci e pugni”.

Momenti di grande tensione, “nonostante la Polizia Momenti di grande tensione, “nonostante la Polizia penitenziaria avesse da subito cercato di contenere la violenza dell’uomo. con una opera di mediazione a cui l’uomo reagiva con un comportamento aggressivo e minacciando i Baschi Azzurri. Il Sappe esprime la propria solidarietà agli agenti feriti e contusi nel carcere di Vercelli e auspica che il prima possibile si intervenga sulle aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, oramai saturo di ciò che sta subendo”.

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