L'associazione pendolari novesi sulla mancata convocazione dei tavoli territoriali
NOVI LIGURE - È stato diramato il comunicato stampa da parte del coordinamento dei comitati e delle associazioni di pendolari della Lombardia (di cui anche l'Associazione Pendolari Novesi fa parte), per stigmatizzare la mancata convocazione dei tavoli territoriali (tavoli di Quadrante) da parte della Regione Lombardia, tema importante e molto delicato dato che è disciplinato da tanto di Legge Regionale.
Qui di seguito la nota:
A meno di un ripensamento dell’ultima ora da parte dell’assessore Terzi, non avendo alla data odierna alcuna notizia in merito, sembra ormai che Regione Lombardia sia intenzionata a glissare per la seconda volta nel giro di un anno l’appuntamento dei Tavoli Territoriali sul Servizio
Ferroviario Regionale Lombardo.
Ricordiamo che questi Tavoli, previsti dalla L.R. 6 e dal contratto di Servizio di Trenord, si dovrebbero tenere almeno due volte all’anno anche per fare il punto sull’andamento del servizio e illustrare il nuovo piano degli orari.
Eppure di argomenti su cui confrontarsi o, meglio, rendere conto da parte sia di Trenord che di Regione Lombardia, visto tutto quello che è successo negli ultimi mesi, e sta tuttora succedendo, ce ne sarebbero.
Non stiamo parlando solamente delle soppressioni dei servizi prima e dopo il lockdown di questa primavera e dell’attuale, con relativi sovraffollamenti quando dovrebbe essere assicurato il massimo distanziamento, della tragicomica vicenda degli orari settembrini, dei disservizi estivi ed
autunnali.
Per non parlare della farsa dei rimborsi del lockdown e dello smart working, con informazioni fuorvianti diramate per mesi direttamente dal Call center di Trenord, nonché del fatto che la “rinuncia al viaggio” da parte dei possessori di titolo annuale non viene rimborsata a causa di un
cavillo nel Regolamento Tariffario lombardo. E che dire della riforma dei biglietti integrati, sullo sviluppo dei quali Regione non comunica alcuna intenzione di sviluppo prossimo, sull'applicazione del bonus e della mitigazione malgestita dei titoli monomodali?
Ci preoccupano però anche le attuali voci di un tracollo economico di Trenord (mancherebbero 150 milioni) e, soprattutto, di un possibile taglio dei servizi a due cifre percentuali che potrebbe protrarsi anche nel 2021, con le facilmente prevedibili gravissime conseguenze per l’intera mobilità lombarda.
Vorremmo però avere risposta anche in merito ai numerosi pensionamenti del personale di Trenord che avverranno al 31 dicembre, ed in particolare se si è provveduto per tempo all’assunzione ed alla preparazione di nuovi addetti.
Non si può quindi eludere il sospetto che i problemi economici lamentati da Trenord e il mancato turnover del personale non siano in realtà due facce dello stesso problema, in cui il primo potrebbe essere addotto per nascondere il secondo.
Perché, ed è vicenda di questi giorni, forse i problemi economici non sono propri del sistema ferroviario, alla luce del fatto che Regione si prende la libertà di accollargli i debiti delle autostrade lombarde, in un’operazione finanziaria e di cassa che definire spregiudicata è ancora poco.