Blocco auto e inquinamento: 2018 anno più caldo dal 1800
È semaforo rosso per l’inquinamento in tutto il Nord. Stop alle auto e blocco dei diesel euro 5 a Torino ed Alessandria, divieti confermati a Milano fino agli euro 4 e a Cremona si fermano pure i veicoli commerciali.
Sono scattate, com’era prevedibile, le misure anti-smog in considerazione dell'innalzamento del livello di polveri sottili, anche se c’è gli esperti si dividono sui provvedimenti adottati: il diesel – dicono - è il principale imputato nelle emissioni del particolato ma non è l'unico.
E se il capoluogo di regione piemontese è, da tempo immemore, tra le città più inquinate d'Europa ed è, in Italia, tra quelle con i più alti tassi di mortalità legata alle malattie delle vie respiratorie, resta anche il fatto che, morfologicamente il Nord Ovest è circondato dalle montagne su quasi tre lati e, a maggior ragione vive la situazione più critica.
La cappa di smog che, in questi giorni, toglie visibilità e soffoca chi vive in questo pezzo d’Italia viene contrastata non solo con i blocchi stradali in vigore da oggi e fino al 9 gennaio anche – appunto - sui diesel Euro 5 (se immatricolati prima del 2013) e i benzina Euro 1 in Torino città e in altri undici comuni della cintura, ma va da sé che anche altri accorgimenti sono fondamentali per cercare di arginare il fenomeno.
Il protocollo prevede, anche per Alessandria e – in provincia - Novi Ligure il limite a 19° (con tolleranza di 2) nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali e, tornando alle auto, le private devono rispettare il divieto dalle 8.30 alle 18.30, mentre i veicoli commerciali diesel fino a euro4, dalle ore 8.30 alle 18.30, e stop ai veicoli commerciali diesel euro 5 dalle ore 8.30 alle 12.30.
Va da sé che va usato anche il buonsenso: divieto di sosta con il motore acceso; divieto di utilizzo dei generatori a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazioni energetiche ed emissive almeno per la classe 3 stelle; divieto assoluto di combustioni all’aperto (falò, barbecue, fuochi d’artificio); divieto di spandimento di liquami zootecnici. Domani il nuovo rilevamento curato da Arpa Piemonte della presenza di polveri sottili nell'aria rivelerà se sia necessario o meno proseguire con lo stop.
E, viste le annunciate previsioni di alta pressione, incombe una risposta positiva.
Dal Consiglio Nazionale delle Ricerche arriva inoltre un dato significativo sul 2018, l'anno più caldo nel nostro Paese tra il 1800 e oggi. Ben 9 mesi su 12 hanno infatti superato la media di oltre 1°C e il mese di aprile è stato il più caldo di sempre, facendo registrare 3.5°C in più rispetto alla media. Un cambiamento climatico ormai quindi innegabile, sostenuto dal fatto che nella classifica dei 30 anni più caldi dal 1800, ben 25 sono dopo il 1990.
Disagi sicuramente per alcuni blocchi delle auto nelle grandi città e, a Torino, si prevede una giornata complicata anche in vista dello sciopero di due aziende di trasporto pubblico, Sadem, che sciopera per l'intera giornata e Ca.Nova, in sciopero dalle 17.30 alle 21.30.