Carcere di Torino, detenuto aggredisce con violenza un agente della Polizia penitenziaria
TORINO- La denuncia di OSAPP
Ennesima aggressione al carcere di Torino. Un detenuto straniero, ristretto al Padiglione C, ha minacciato la dottoressa di turno mentre lo visitava e gli somministrava una terapia, tentando di aggredirla. A quel punto è arrivato l'agente della polizia penitenziaria per evitare l’aggressione al medico ma l'uomo lo ha colpito al volto con un violento schiaffo, facendolo indietreggiare e sbattere contro il blindo dell’ambulatorio.
Il detenuto non è nuovo ad atteggiamenti aggressivi in danno del personale medico e della polizia penitenziaria.
L’agente è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini di Torino e dopo gli opportuni accertamenti è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni per frattura III distale della falange prossimale del V raggio con possibile interessamento della superficie articolare e contusioni al volto.
"Il carcere di Torino è completamente fuori controllo e nel totale sbando regna un vero e proprio marasma una sorta di giungla, un caos infernale. - scrive in una nota il sindacato OSAPP - Gli Agenti sono sotto attacco ogni giorno e nessuno fa nulla, nel silenzio più assordante dei vertici Locali, Regionali e del DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria). Si immagini che il giorno 31 di dicembre il personale ha vissuto momenti di vero e proprio incubo mai visto negli ultimi 40anni, mai si è registrato una simile baraonda il personale non sa se rientra a casa e a che ora. Il personale per la gravissima carenza di organico svolge più mansioni e assicura più postazioni di servizio con grave nocumento per l’ordine, la sicurezza e l’incolumità fisica di tutti con carichi di lavoro esorbitanti oltre a turni che superano talvolta le 12 ore giornaliere; insomma il personale è stremato perché sottoposto a un grave stress psico-fisico che mina fortemente la salute dei lavoratori. Si tratta della prima aggressione dell’anno 2024 a fronte di 41 aggressioni nell’anno 2023 e 43 agenti feriti mentre nell’anno 2022 le aggressioni sono state 39 a fronte di 72 agenti feriti."
"I detenuti oramai scelgono di aggredire il personale di Polizia Penitenziaria come pure di salire sui tetti per ottenere il trasferimento in un’altra sede detentiva di loro gradimento e di fatto riuscendo nei loro intento a dimostrazione di un deficit procedurale interno all’Amministrazione Penitenziaria che in luogo della prevenzione-repressione degli eventi critici interni alle carceri preferisce assecondare i desideri dei ristretti persino se riferibili ad atti di violenza - denuncia il Segretario Generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci, che critica anche i protocolli operativi, varati dall’Amministrazione Penitenziaria con il patrocinio del Sottosegretario alla Giustizia Del Mastro delle Vedove - si stanno dimostrando del tutto inadatti a prevenire gli eventi di maggior rischio nelle carceri”.
L’attuale situazione delle carceri va “considerata in termini di vera e propria emergenza nazionale” sostiene ancora il sindacato, che chiede ad occuparsene sia la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni senza ulteriore ritardo pena il totale e ulteriore sfascio del sistema penitenziario Italiano.