Carceri, Sappe: "In Piemonte indifferenza che fa suonare l’allarme rosso"
"Nessuna comunicazione con il nuovo Provveditore"
PIEMONTE - Riceviamo e pubblichiamo una lettera del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, inviata al Sottosegretario alla Giustizia Delmastro, al Provveditorato Regionale della Amministrazione Penitenziaria, al Direttore della Casa Circondariale di Torino Elena Lombardi Vallauri e al Segreterio Generale del Sappe Donato Capece.
Carceri, il Sappe denuncia indifferenza dal nuovo Provveditore in Piemonte
Questa Organizzazione Sindacale nell’ultimo mese, ha assistito inerme alla partenza della ormai ex Provveditore, Dott.ssa Russo con la quale si era intrapreso un cammino fatto di accordi sindacali, confronto dialettico e di tanto lavoro per addivenire alle migliori soluzioni possibili per le numerose criticità del Distretto, lavoro che necessita di tempi lunghi che tuttavia non sono stati concessi al Provveditore uscente, assegnata ad incarichi Dipartimentali nonostante avesse richiesto di permanere nella sede di Torino. Nella fase successiva invece, non siamo stati né informati ufficialmente dell’insediamento del nuovo Provveditore, che dovrà ripartire da capo almeno a livello conoscitivo di un territorio vasto come quello di questo Distretto, né tanto meno siamo stati salutati o magari convocati vista la costante situazione emergenziale che investe la maggior parte dei nostri Istituti. Un’indifferenza che fa suonare il campanello d’allarme rosso. Tra l’altro, non è dato neanche sapere se il nuovo Provveditore assolverà esclusivamente a questo delicato incarico oppure se la S.V. ritenga che il Distretto del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta possa essere lasciato ad una gestione part-time!
Oltretutto questa O.S. non dimentica gli impegni presi da Lei, On. Delmastro, rispetto all’arrivo entro il mese di Giugno di un Comandante titolare per uno degli Istituti più grandi e complessi dell’intera Nazione quale il Lorusso e Cutugno di Torino, impegno che purtroppo, ad oggi, è stato disatteso perché si è provveduto solo al rientro in sede dell’ex Vice Comandante che, seppure si stia impegnando nel proprio incarico, non ricopre neppure la qualifica prevista per il Comando di un Istituto del livello di Torino. Forse, nonostante il costante lavoro di segnalazione che viene regolarmente fatto da questa Organizzazione Sindacale sia tramite comunicati che tramite la stampa locale e nazionale, a Roma non arriva il grido di aiuto del personale di Polizia penitenziaria che ogni giorno varca la soglia degli Istituti sperando di tornare a casa illesi. Ciò premesso ci auguriamo di avere quanto prima informazioni e di vedere qualche cenno di attenzione dalla S.V. e magari anche dal nuovo Provveditore.