Caro energia: i sindaci dell'Alessandrino al lavoro per limitare i consumi

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È impresa ardua – in questo momento storico dove i prezzi elevati del gas fanno lievitare non solo quelli dell’energia, ma tutto il paniere collegato al “caro vita” - far quadrare i conti in famiglia e nelle attività produttive.

Si rinuncia al superfluo e si spengono sorrisi che, dopo la pandemia e la mascherina, erano ricomparsi sui volti degli italiani. Si dà fuoco, in segno di protesta, alle bollette. Anche i Comuni, seppur virtuosi, sono stati travolti dallo tsunami energia e, pur aspettando le indicazioni nazionali e regionali per poter predisporre al meglio un piano di gestione degli edifici pubblici per ridurre i consumi, sono già a lavoro per ottimizzare una serie di azioni efficienti.

Nell’Alessandrino, il comune di Casale Monferrato è stato il primo, con il suo sindaco Federico Riboldi, ad aver accorpato, negli uffici, gli orari di ingresso e di uscita alla pausa pranzo, fornendo uguali servizi ma risparmiando sulla luce. L’illuminazione pubblica della stessa Casale, dove gli impianti per monumenti e scuole verranno ricalibrati, entro la metà del 2023 sarà tutta a led. Ad Acqui Terme, sempre sulla questione luce, il sindaco Danilo Rapetti potrebbe predisporre o l’accensione a luci alterne o la modulazione al ribasso di quelle a led (praticamente presente in tutta la città).

A Tortona si stanno delineando, con cautela, una serie di scenari collegati ai risparmi: il sindaco Federico Chiodi fa sapere che da anni, palazzo comunale e palazzo Guidobono, pur potendo godere di un’illuminazione estetica, non ne beneficia, proprio in un’ottica di attenzione energetica. Certo è – sottolineano dall’ex caserma Passalacqua – luce è sinonimo anche di maggior sicurezza: sarà l’ultimo tassello ad essere toccato, mentre sul fronte riscaldamento, se le temperature restano quelle attuali, forse si potrà ritardare l’accensione, prevista per il 15 di ottobre.

A Novi Ligure, il commissario Paolo Ponta ragiona in un’ottica di massimo risparmio e sobrietà: si attendono, tramite decreto ministeriale, una serie di aiuti per il caro bollette destinati agli enti locali e si rivedranno gli orari degli uffici, nel rispetto dei lavoratori e dell’utenza. Un’idea potrebbe essere l’inserimento dello smart working per alcuni settori ed in alcune fasce orarie, pratica già in uso in Prefettura e nei ministeri. Ad Ovada non si discute: il riscaldamento a scuola, nel rispetto della legge, non mancherà.

È già stato predisposta una variazione di bilancio ed il sindaco Paolo Lantero farà predisporre controlli e verifiche sistematiche nei vari edifici pubblici affinchè tutti collaborino per il bene comune. Certo è che non ci saranno eccessi, per esempio, nelle luminarie natalizie che verranno garantite (e questo vale per tutti i centri zona), ma con sobrietà.

E se a Casale Monferrato e ad Acqui Terme ci saranno più piante, più addobbi e meno luminarie natalizie quest’anno ad Alessandria il vice sindaco Marika Barrera fa sapere che lo sfavillio di piazzetta della Lega andrà giocoforza ridimensionato, anche per rispetto dei commercianti che investono sul Natale e sono stritolati dalle bollette. Nei prossimi giorni palazzo Rosso deciderà le azioni di risparmio energetico da applicare, con un occhio di riguardo alle scuole e con un focus sulla cura dei musei e delle opere d’arte, che necessitano di un clima stabile per poterle mantenere in buono stato di conservazione. Intanto domani a Valenza è in programma una conferenza convocata dal sindaco Maurizio Oddone dove verrà affrontato il tema caro energia.

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