Caro energia e impianti sportivi: Cirio e Lo Russo scrivono a Draghi
TORINO - Il presidente della Regione Piemonte Alberto Ciro e il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno scritto al Presidente del Consiglio Mario Draghi in merito "all’impatto che l’aumento dei costi dell’energia ha, oltre che su famiglie e imprese, anche sugli impianti sportivi".
Sappiamo essere una preoccupazione condivisa da numerosi territori, i quali hanno già espresso apprensione per il futuro delle attività sportive. Lo sport, e in particolare quello di base, svolge un ruolo fondamentale nella formazione, nello sviluppo e contribuisce in modo considerevole alla salute dei cittadini. Lo sport rappresenta anche un fondamentale veicolo di socialità, crescita individuale e collettiva, e rappresenta uno dei più efficaci aggregatori sociali, soprattutto nelle aree più difficili e caratterizzate da elevata vulnerabilità sociale, tanto più dopo un così lungo periodo caratterizzato dalle limitazioni da pandemia.
La preoccupazione nasce dalle conseguenze del caro bollette di luce e gas che incidono in modo pesante sulla gestione degli impianti sportivi e delle piscine. Purtroppo stiamo già assistendo alla crisi del settore, tanto da costringere alcuni impianti alla chiusura o alla riduzione dell’orario di apertura. Questa situazione rende impossibile garantire il servizio pubblico e rende il futuro ancora più incerto.
In questi mesi abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per garantire l’apertura degli impianti, stando accanto ai gestori al fine di assicurare un servizio che riteniamo essenziale per le nostre comunità. Le misure per contrastare i rincari delle bollette in modo strutturale sono provvedimenti che devono essere affrontati a livello nazionale. Agli aiuti già previsti chiediamo di includere anche le società sportive e in particolare quelle che hanno in concessione impianti molto energivori come le piscine, i palazzetti e gli spazi dove si pratica lo sport di base.
Anche nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) lo sport – giustamente – ricopre un particolare ruolo per l’inclusione sociale, per questo il nostro appello è fatto anche pensando alle numerose persone con disabilità, bambini, ragazzi, adulti e anziani che frequentano quotidianamente gli impianti sportivi. E con questa convinzione stiamo orientando gli investimenti nell’ottica della rigenerazione urbana e delle periferie.
A fronte dell’eccellenza agonistica in cui il nostro Paese si distingue, esiste un mondo molto vasto della pratica sportiva di base che garantisce coesione sociale e salute.