Coronavirus: 61 i ricoverati ad Acqui Terme
ACQUI TERME - I pazienti ricoverati attualmente per Covid-19 all’Ospedale “Mons. Galliano” sono 61, di cui una buona parte proveniente da altre strutture ospedaliere. 10 di loro sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva, 51 nei restanti reparti. Sono 174 le persone in isolamento domiciliare obbligatorio o volontario, di cui 35 risultate positive al Covid-19.
“Il flusso di accessi al Pronto Soccorso rimane anche oggi contenuto, a dimostrazione che le misure adottate in queste settimane stanno portando effetti positivi. Questo non ci autorizza ad abbassare la guardia per nessuna ragione, anzi: dobbiamo continuare a seguire le disposizioni con ancora maggior rigore per non aumentare la pressione sul sistema sanitario piemontese, che al momento sta lavorando al limite delle sue forze. Nei giorni scorsi ho lanciato un appello all’Unità di Crisi regionale per rimarcare l’importanza di un adeguato approvvigionamento di materiali per il personale sanitario che lavora a stretto contatto con pazienti affetti da Covid-19. I nostri operatori sono in prima linea in questa emergenza e dobbiamo tutelarne la salute. Fortunatamente, grazie alle campagne di raccolta fondi, possiamo continuare ad acquistare dispositivi di protezione individuale; non è però pensabile che siano le maratone di solidarietà a fronteggiare la carenza di equipaggiamenti: è necessario infatti che gli enti deputati alla gestione dell’emergenza siano più efficaci nell’approvvigionamento e nell'organizzazione della distribuzione. In questi giorni stiamo inoltre lavorando per dotare il nostro ospedale di una macchina che permetterà di effettuare uno screening sierologico per individuare la presenza di eventuali anticorpi al coronavirus Sars-Cov-2, screening che sarà effettuato su tutti gli operatori che svolgono un ruolo in questa emergenza. Pur non avendo la stessa efficacia diagnostica di un tampone, si tratta di un test prezioso per accertare l’avvenuto contagio e la successiva risposta anticorpale” dichiara il sindaco Lorenzo Lucchini.
La città di Acqui Terme dice addio alla storica attivista Adriana Ghelli, morta all’età di 95 anni all’Ospedale “Mons. Galliano” a causa delle complicazioni dovute al Covid-19. Adriana Ghelli è stata fondatrice del WWF di Acqui Terme, attivista nelle lotte per la salvaguardia della Valle Bormida contro l’inquinamento dell’ACNA di Cengio e ideatrice del Premio Acqui Ambiente: proprio lo scorso anno aveva ricevuto una targa in riconoscimento dei suoi meriti, dalla giuria dell'importante manifestazione che aveva contribuito a creare. “La scomparsa di Adriana Ghelli è una dolorosa notizia per la nostra comunità. Adriana è stata per molti di noi un riferimento, un grande esempio di attivismo, sempre in prima fila nelle battaglie ambientali per costruire un mondo migliore. Scompare un pezzo prezioso della storia di Acqui Terme” conclude il sindaco Lorenzo Lucchini.