Cremolino: un paese che ha rischiato l'isolamento
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI CREMOLINO
Gli eventi di ottobre e di fine novembre hanno rischiato di isolare il Comune di Cremolino, se non fosse stato per la tenuta della ex 456 nel tratto tra Acqui e Ovada.
Numerose le frane che hanno interrotto diverse strade, dai Belletti alla Rissa, alle borgate di Francia e Tulle, nonché la situazione di rischio incombente, causa possibili frane, per alcune abitazioni (Belletti e Laquina) con la conseguenza che il numero delle persone evacuate è salito a 28.
Ad aggravare la situazione e il rischio di isolamento e danno economico per numerose attività produttive è intervenuto il movimento franoso sul tratto Ovadese della provinciale 204 della Priarona, tutt'ora chiusa. La speranza, visti gli interventi in corso da parte della Provincia, è che possa essere riaperta al più presto.
Si sono verificate anche numerose interruzioni, per cedimento della strada, su diverse strade interpoderali precludendo, o rendendo difficoltoso, l'accesso ad abitazioni e alle sedi di diverse attività produttive.
Attraverso ordinanze di somma urgenza è stato avviato il percorso che dovrà portare alla sistemazione di alcune strade pubbliche di competenza del comune: già ripristinato il transito per Borgo Francia si sta procedendo all'intervento per ripristinarlo anche per quanto riguarda l'accesso al Borgo Tulle, dove gli evacuati sono ben 17, con la speranza di farli rientrare nelle loro abitazioni al più presto anche se, ad oggi, non è ancora possibile valutare la durata dell'intervento.
È stato avviato anche lo sgombero di via Belletti, interessata da tre ingenti movimenti franosi sull'ultimo tratto prima del ricongiungimento con la provinciale della Priarona. Tali movimenti franosi hanno messo a rischio due abitazioni sottostanti a causa di un possibile ulteriore movimento de fronte franoso. Le abitazioni a monte delle frane invece non sono isolate poiché è rimasta percorribile la parte della strada che dà accesso al paese. Solo dopo la rimozioni dei numerosi metri cubi di terra che occupano la sede stradale sarà possibile valutare complessivamente i danni poiché lo scivolamento del versante sulla carreggiata sottostante ha sicuramente compromesso la stabilità della stessa per cui, ad oggi, non è possibile valutarne la percorribilità e permane il rischio che possa rimanere chiusa per diverso tempo per l'eventuale complessità dell'intervento.
Nei prossimi giorni saranno valutati anche gli interventi da realizzare sulla strada della Rissa, attualmente chiusa causa movimenti franosi in località Rissa e in prossimità del confine con Morsasco. Per i danni a proprietà e strade private/interpoderali è possibile scaricare, dal sito del comune nella sezione avvisi, il modulo C1 per la denuncia dei danni per le attività economico-produttive (agricoltura, commercio, attività ricettive, ecc.) e il modulo B1 per la denuncia dei danni ai privati.
In questi 10 giorni abbiamo lavorato, e continueremo a farlo, con impegno e passione ringraziando la Protezione Civile (soprattutto per la fornitura d'acqua a S. Biagio), i Carabinieri di Molare e i Vigili del fuoco che ci hanno dato supporto durante le fasi di evacuazione e, in particolare, i numerosi tecnici regionali del settore opere pubbliche che ci hanno supportato e assistito con impegno, abnegazione, competenza, nonché la disponibilità immediata durante i numerosi sopralluoghi nelle zone colpite. Un grazie va anche a tutti i volontari che hanno dato con disinteresse ed impegno tempo e lavoro durante le diverse fasi delle emergenze.
Il nostro impegno necessariamente dovrà continuare per ricreare quella normalità stravolta principalmente dalle intense e continue piogge di novembre, ma anche rispetto ai disagi che stanno vivendo le famiglie evacuate.