Nuovo defibrillatore a Tortona in ricordo del vicecomandante Gastaldo
Una cerimonia sobria e raccolta nel ricordo di Andrea Gastaldo ha chiuso le iniziative dedicate alla solennità di Santa Croce a Tortona che, secondo un’antica tradizione, qui ricorre la seconda domenica di maggio: al vice comandante in forze alla polizia locale tortonese, morto nell’aprile 2020 a 50 anni a causa del Covid 19, è stato infatti dedicato il nuovo “Punto defibrillatore” (è il secondo in ordine di tempo, il primo si trova in piazza Duomo, mentre questo è stato collocato nel cortile del municipio).
Lo strumento salvavita rientra nel progetto “Tortona Città Cardioprotetta” ed è stato acquistato con i fondi raccolti in memoria del vicecomandante Gastaldo: la sua scomparsa, in piena emergenza sanitaria, aveva profondamente scosso la popolazione, che conosceva questa persona “gentilissima, disponibile e generosa”. Alla cerimonia, benedetta dal vescovo Vittorio Viola, hanno partecipato il questore di Alessandria Sergio Molino, il sindaco di Tortona Federico Chiodi ed i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, fra cui il vice Fabio Morreale e il presidente del Consiglio Giovanni Ferrari Cuniolo, la senatrice Rossana Boldi e referenti delle Forze dell’ordine, della Protezione Civile e delle associazioni di volontariato.
A causa del perdurare della pandemia, la solennità di Santa Croce è stata necessariamente rivisitata: cancellata la tradizionale fiera con le bancarelle e il lunapark per evitare assembramenti, sabato sera si è tenuta un’”Elevazione spirituale in musica” con l’esecuzione di musiche sacre in cattedrale, mentre ieri il vescovo ha presieduto in Duomo la solenne celebrazione eucaristica in onore della Santa Croce, di cui si conserva una reliquia. Le vetrine del centro storico sono invece state abbellite da una grande mostra estemporanea dedicata a Peppino Sarina, grande burattinaio tortonese di origine lodigiana ultimo erede di una dinastia di artisti popolari attivi fin dalla metà dell’800.
Ogni negozio è stato invitato a esporre in vetrina burattini, fondali e materiale vario proveniente dal Fondo Sarina, creando un percorso incentrato sul racconto della figura e del lavoro del grande burattinaio tortonese che si è snodato da piazza San Rocco, dove abitava Peppino Sarina, a piazza Arzano sede dell’Atelier a lui dedicato.