Il caso

Disordini nel carcere a Cuneo: devastato il padiglione Gesso dopo una rissa tra detenuti

Osapp: "I vertici dell'amministrazione devono intervenire con la massima urgenza prima che si verifichino gravi ulteriori violenze tra detenuti"

Disordini nel carcere a Cuneo: devastato il padiglione Gesso dopo una rissa tra detenuti
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Ancora violenza a gravi disordini in un carcere piemontese e l'Osapp lancia nuovamente un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Rissa tra detenuti nel carcere di Cuneo

Nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 29 luglio, si sono verificati dei gravi disordini nel padiglione Gesso della Casa Circondariale di Cuneo dove, come sottolineato dall'Osapp, la situazione è già di "difficile gestione".
Come spiegato dal sindacato, "diversi detenuti di origine araba si sono scontrati con altri detenuti italiani e albanesi (probabilmente per il controllo del traffico interno di sostanze illecite/telefoni, cellulari etc.)".
"Dopo un'aggressione sulle scale comuni, alcuni detenuti della 2^ sezione (custodia aperta vigilanza dinamica),sono riusciti ad impossessarsi dell'ascensore, tentando di salire nella 4 sezione per vendicarsi. Grazie al tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria grazie alle sirene dell'allarme generale, la situazione si è temporaneamente placata. In questo momento diversi ristretti si stanno rifiutando di rientrare nelle proprie celle, sostando nei corridoi, allestiti con tavoli e sedie" - continuano dall'Osapp.

L'Osappa aggiunge che le sezioni detentive del padiglione Gesso - di recente costruzione poiché inaugurato nel 2011 -  sono attualmente distrutte, con soffitto scoperchiato,  centraline automatiche dei cancelli rotti,  citofoni elettronici distrutti e sradicati, piastrelle rotte , muri sporchi e sgretolati, "tali da dover dichiarare l' inagibilità".

Da tempo ormai il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, sta chiedendo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di dichiarare lo stato di emergenza delle carceri e di commissariare il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. "I vertici dell'amministrazione devono intervenire con la massima urgenza prima che si verifichino gravi ulteriori violenze tra detenuti, salvaguardando l'incolumità fisica del personale civile e dei poliziotti in servizio." - concludono dall'Osapp.

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