Enel: sciopero generale di 4 ore il 19 novembre
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA NOTA DI Filctem Cgil-Flaei Cisl-Uiltec Uil Piemonte
Le scriventi OO.SS. hanno provato in questi ultimi mesi a far ragionare i vertici di Enel-distribuzione su quanto sia importante consolidare la presenza sul territorio della Società attraverso uno straordinario investimento occupazionale.
Ciò non solo per sanare gli annosi problemi di mancanza degli organici che costringono i lavoratori a sostenere carichi di lavoro insopportabili, ma anche per predisporre la Società ad essere in grado di svolgere, con le necessarie competenze, la sfida imposta dalla transizione energetica che vede nella rete di distribuzione nazionale l’infrastruttura più importante.
Assunzioni assolutamente necessarie che, peraltro, permetterebbero di sviluppare tutti gli investimenti previsti dall’Impresa e aiuterebbero in modo concreto il Sistema Paese in questo momento di crisi.
E’ per questo semplice motivo che abbiamo contestato, e continuiamo a contestare, le proposte aziendali, che consideriamo assolutamente miopi e scellerate, come quelle:
• di voler esternalizzare attività “core” dell’Area della Distribuzione, come le manovre di esercizio sulla rete elettrica di media tensione, in un momento in cui le competenze e le professionalità sono cruciali per rendere concreti e ben indirizzati gli investimenti necessari all’adeguamento della rete elettrica nazionale, alle sfide che impone la transizione energetica;
• di voler ulteriormente ottimizzare l’organizzazione della reperibilità, estendendo gli ambiti di intervento, mentre, al contrario, l’organizzazione della reperibilità operativa e tecnica nel territorio andrebbe rafforzata in particolar modo in un territorio prettamente montano come il nostro dove oltre ad un numero di guasti sempre maggiore e imprevedibile, rispetto ai quali la stessa società è incorsa negli ultimi anni nel pagamento di ingenti penali, si aggiungono anche le difficoltà logistiche a raggiungere determinate vallate dovute dalla morfologia del territorio con la conseguenza di una forte dilatazione dei tempi d’intervento.
• di voler introdurre un regime di orari sfalsati per il personale che opera nel territorio che peseranno ulteriormente sui carichi di lavoro invece di rinforzare, con un adeguato numero di assunzioni operative e tecniche, un’attività che è oggettivamente sovraccaricata, basti pensare nell’alluvione che ha colpito particolarmente la parte alta della Regione, si sono registrati notevoli disagi e si è dovuto ricorrere all’impiego di mezzi e forze provenienti da ogni parte d’Italia nonostante la situazione sanitaria molto precaria ed in costante peggioramento, questo modus operandi purtroppo è diventato ormai l’ordine del giorno ogni qualvolta ci sia un ondata di maltempo ordinaria, crediamo che questo dica molto sull’adeguatezza degli organici.
Decisioni che, oltre a quanto detto sopra, creeranno ulteriori criticità al sistema elettrico soprattutto sul tema della sicurezza dei lavoratori, in una fase nella quale, purtroppo, si è verificato un aumento degli incidenti sul lavoro, anche gravi, in particolare sul personale delle imprese.
Tutta questa situazione non è più tollerabile.
Per questo motivo abbiamo deciso di avviare una fase vertenziale a livello nazionale che, per dimensioni e complessità, coinvolgerà tutti i lavoratori di e-distribuzione fino a quando non si riceveranno le giuste risposte ai gridi di allarme arrivano da ogni parte d’Italia.
Dichiariamo quindi 30 giorni di sciopero dello straordinario programmato dal 23 ottobre al 21 novembre e 4 ore di sciopero per il 19 novembre, inoltre come OO.SS piemontesi stiamo valutando di estendere lo sciopero a 8 ore in quanto ancora prima di questa vertenza nazionale in Piemonte avevamo già denunciato che la situazione era insostenibile dichiarando che solamente per coprire i turni di reperibilità annoverando i dettati contrattuali (reperibilità dev’essere svolta 1 settimana ogni 4 ) mancano all’appello ben 40 operativi senza contare il forte disagio che stanno vivendo anche gli impiegati ed i tecnici che stanno vivendo situazioni sempre più pressanti.
L’elettricità e la rete di distribuzione nazionale è un bene essenziale per tutta la popolazione quindi tutti quanti insieme dobbiamo difendere l’operato e la sicurezza di questi Lavoratori che tutti i giorni permettono di dare continuità al servizio elettrico nazionale a maggior ragione in un momento difficile come quello che stiamo vivendo oggi, provate a pensare tutta la macchina sanitaria come potrebbe garantire le adeguate cure ai malati senza un bene primario come quello della corrente elettrica