Espianto di organi a "cuore fermo" alle Molinette di Torino
TORINO - Prelevati organi da una paziente deceduta a seguito di un arresto cardiaco, con espianto a "cuore fermo" anziché in stato di "morte cerebrale" alle Molinette di Torino.
Un'equipe delle Molinette di Torino ha eseguito un trapianto di fegato, due reni e un polmone, dopo averli espiantati da una donatrice deceduta per arresto cardiaco. Gli organi sono stati prelevati a "cuore fermo", grazie alla riattivazione tramite speciali macchine della circolazione sanguigna della zona addominale in modalità extracorporea. Ancora, grazie all'insufflazione è stato anche possibile mantenere sani i polmoni.
Di seguito, le parole di Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti:
"Il numero di potenziali donatori a cuore fermo è molto elevato e se anche solo una quota venisse segnalata negli ospedali, si tradurrebbe in un aumento consistente degli organi trapiantabili e di conseguenza in una riduzione delle liste d'attesa".