Schmidheiny imputato di omicidio volontario per Eternit Bis
VERCELLI - La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Stephan Schmidheiny, ex proprietario Eternit Italia. Si attende il parere del Gup
Sarà il gup di Vercelli a decidere se mandare a processo e con quale imputazione, l’imprenditore svizzero Stephan Shmidheiny, ultimo patron di Eternit Italia.
Due le strade possibili per le quali deve rispondere: o omicidio volontario, oppure omicidio colposo.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata nella cancelleria del Gup e fa riferimento a quasi 400 casalesi morti per il mal d’amianto. 1500 le parti offese che potrebbero o meno costituirsi parte civile.
Per i pubblici ministeri Roberta Brera e Francesco Alvino, titolari dell’inchiesta insieme al collega torinese Gianfranco Colace, per Schmidheiny, che è imputato di omicidio volontario dalla procura di Vercelli, la strada sarebbe una sola, ovvero quella dell’imputazione dolosa.
Se il gup deciderà di mandare alla sbarra il patron svizzero contestandogli l’omicidio volontario, il processo sarà celebrato in Corte d’Assise a Novara, mentre se sarà riqualificato il reato in omicidio colposo, allora si discuterà davanti al giudice monocratico di Vercelli