Ex Ilva: oggi scade il termine per presentare le offerte d'acquisto
Le manifestazioni di interesse arrivate sarebbero in tutto tredici, tra cui quella del gruppo italiano Marcegaglia, interessato però solo agli impianti del Nord
Giornata decisiva, oggi, per Acciaierie d’Italia - la più grande acciaieria d’Europa - da 12 anni travolta da una profonda siderurgica.
Verso la vendita dell'ex Ilva
Scadranno a mezzanotte i termini per presentare le manifestazioni di interesse per la vendita dell’ex Ilva, dopo il bando stilato a fine luglio dai commissari straordinari. La speranza – ribadita dai sindacati e dagli amministratori locali – è che si arrivi alla vendita in blocco, evitando il rischio “spezzatino” che metterebbe a repentaglio posti di lavoro e rami d’azienda.
Le manifestazioni di interesse arrivate sarebbero in tutto tredici. Secondo indiscrezioni il gruppo italiano Marcegaglia sarebbe interessato solo agli impianti del Nord - Novi Ligure e Cornigliano -, mentre Sideralba guarderebbe al piccolo impianto di Racconigi, dove lavorano nei tubifici 100 addetti in sinergia con i 600 colleghi di Novi Ligure, e a Salerno, un piccolo sito anch'esso specializzato nei tubi.
Dopo il commissariamento dell’ex colosso siderurgico, quello di oggi rappresenta un passo concreto deciso dal governo lo scorso febbraio. Ai nastri di partenza ci sono tre gruppi che prima dell'estate hanno visitato gli impianti e sarebbero interessati ad acquisire il pacchetto completo: gli indiani di Vulcan Green Steel insieme ai loro connazionali di Steel Mont, gli ucraini di Metinvest e i canadesi di Stelco.
Nelle ultime ore è emerso anche il nome del colosso giapponese Nippon Steel, che negli anni ’80 ha lavorato nell’allora Italsider di Stato con i suoi tecnici, che ha manifestato il suo interesse solo di recente. Fra gli italiani che potrebbero far parte dei giochi, oltre a Marcegaglia, anche il gruppo Arvedi.
Dalla vendita degli asset i commissari ritengono di poter ricavare una cifra intorno al miliardo e mezzo di euro. Ad oggi i dipendenti di Acciaierie d’Italia sono attualmente poco meno di 10mila, dei quali 6700 operai.