Frana di Carrega: a inizio luglio la prima esplosione per rimuovere la roccia pericolante
Verrà piazzato ai primi di luglio l’esplosivo per far saltare il materiale roccioso necessario prima di avviare le procedure di ripristino della strada di Carrega Ligure.
Dopo l’ingente frana che si è staccata lo scorso 2 maggio, bloccando la strada provinciale 147 tra Cabella e il piccolo Comune della Val Borbera dopo il secondo ponte, la ditta incaricata per le operazioni di messa in sicurezza si è messa al lavoro, incontrando non pochi ostacoli dovuti alla conformazione del territorio.
“Gli addetti hanno terminato la strada che porta alla cima della frana e stanno ancora tagliando le piante - commenta il sindaco -. Loro stessi pensavano di metterci di meno, ma i tempi si sono allungati. La prima settimana di luglio verranno fatte le cosiddette “volate” di prova e poi si procederà con la prima esplosione. La carica verrà messa di notte e poi fatta saltare il giorno seguente. Bisogna capire se basteranno 2 o 3 esplosioni, in base alla reazione del terreno sottostante, o se invece saranno necessari ulteriori interventi con i mezzi”.
Lo smottamento ha causato il movimento verso valle di 5000 metri cubi di roccia. Ne dovranno essere mossi altrettanti prima di avviare i lavori di rimozione dei detriti e riapertura della strada, ora bloccata all’altezza del chilometro 7+800. Dalla Regione sono intanto arrivati 300.000 euro per le opere di somma urgenza.
“Una volta che non ci sarà più nulla di pericolante, si potrà procedere con i lavori per liberare la carreggiata - prosegue -. Dare tempi certi non è ancora possibile, ma penso che prima di settembre sarà difficile che si possa aprire un passaggio. La ditta sarà attiva anche ad agosto senza sosta. In quanto ai fondi, dovremmo riuscire a reperirne altri oltre a quelli già arrivati. Ne serviranno più del doppio. Tra le ipotesi in ballo al termine dei lavori urgenti c’è la progettazione di una galleria aperta per garantire un passaggio sicuro ai veicoli, ma è ancora tutto da definire”.
La speranza è quella di chiudere la prima parte dei lavori prima dell’arrivo della stagione fredda. “Se non si riuscisse a terminare questa fase entro ottobre-novembre, con l’inverno che ci aspetta, tutto potrebbe slittare anche a marzo a meno di un inverno mite - conclude il primo cittadino -. Al momento, anche la strada che ci collega alla Liguria è piena di buche e in pessime condizioni".