Il sindaco Rocchino Muliere su Ex Ilva: "Lo stabilimento di Novi è praticamente fermo"

Il sindaco Rocchino Muliere su Ex Ilva: "Lo stabilimento di Novi è praticamente fermo"
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NOVI LIGURE- "Siamo preoccupati per i dipendenti e per le persone occupate nell’indotto"

Nuovo incontro, oggi, in Commissione Industria al Senato, sulla vertenza ex Ilva. In collegamento da remoto, sono stati ascoltati prima i referenti politici della Regione Liguria, poi quelli del Piemonte, a partire dal presidente Alberto Cirio (che si trovava a Bruxelles), seguito dall’intervento dell’assessore al Lavoro Elena Chiorino. Hanno preso poi la parola il sindaco di Racconigi, il vice sindaco di Gattinara e, infine, per l’Alessandrino, il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere. Quest’ultimo ha ribadito la preoccupazione comune per il futuro dell’ex colosso siderurgico e per i lavoratori dello stabilimento novese che, ad oggi, è praticamente fermo a livello produttivo, dal momento che arriva pochissimo materiale da Taranto.

“Siamo preoccupati per i dipendenti e per le persone occupate nell’indotto – ha affermato Rocchino Muliere – che rischiano di restare senza ammortizzatori sociali. L’atteggiamento dei sindacati, ad oggi, è serio e presente, ma il timore per il futuro di questa fetta di lavoratori coinvolge tutta la città: tra i dipendenti diretti ex Ilva e quelli occupati nell’indotto si arriva a 800/900 persone su una popolazione di 28.000 abitanti a Novi”. L’auspicio è che questa situazione di stallo si smuova quanto prima. Intanto è atteso per venerdì il tavolo regionale piemontese, che il presidente Alberto Cirio ha convocato alle 9.30 al Museo dei Campionissimi di Novi, alla presenza dell’assessore regionale al lavoro, Elena Chiorino.

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