Istat e rapporto povertà: sono i giovani i più penalizzati
Secondo l’ultimo rapporto Istat sul rischio povertà, sono i giovani ad aver risentito maggiormente della recessione negli ultimi 10 anni.
La sofferenza economica ed il divario tra le famiglie più e meno abbienti si riflette nel contemporaneo peggioramento degli indicatori di povertà assoluta, che ha colpito nel 2023 il 9,8% della popolazione, un dato più alto di circa 3 punti percentuali rispetto al 2014.
L’incremento di povertà assoluta ha riguardato principalmente le fasce di popolazione in età lavorativa e i loro figli. Al crescere dell’età dei componenti, rileva l’Istat, è più probabile che aumentino le entrate reddituali della famiglia, per la progressione di carriera e per l’eventuale acquisizione di eredità, e che si possa ricorrere ai risparmi accumulati nel corso della vita.
Nel 2023, l’incidenza di povertà assoluta più elevata si è registrata per i minori di 18 anni. Valori più elevati della media nazionale si registrano anche per i 18-34enni e i 35-44enni (11,9 e 11,8%, rispettivamente). Le fasce di età più anziane hanno, invece, limitato il peggioramento a poco più di un punto percentuale.