La replica dell'ANMIL su presunto sciopero: "Siamo noi a sollecitare indagine del Ministero"
Deandri e Forni: "Anche noi invitiamo il Ministero del Lavoro ad un’attenta verifica sull’amministrazione dell’ANMIL e degli Enti da lei emanati"
Riceviamo e pubblichiamo la replica del Presidente nazionale ANMIL, Emidio Deandri, e del Direttore generale ANMIL, Zoello Forni, sul presunto sciopero annunciato ieri da un gruppo di dipendenti.
La replica dell'ANMIL Roma
Le vicende preoccupanti sul futuro dell’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del lavoro) non sono purtroppo inaspettate, ma durano ormai da alcuni anni e sono principalmente dovute ai mancati rimborsi relativi all’attività di Patronato da parte del Ministero del Lavoro ed anche ad una passata gestione non sempre puntuale.
Convinti del valore della nostra rete di risorse umane e portando nei loro confronti il massimo rispetto, una delle nostre priorità è stata mettere da subito al corrente i nostri lavoratori circa le criticità del momento attraverso due incontri telematici che il Direttore Generale, Zoello Forni, ha tenuto con il personale ANMIL di tutta Italia.
Il nuovo contratto di solidarietà è stato sottoscritto con tempi e modalità identiche al precedente. Rispetto alla questione dei due licenziamenti, si rappresenta che purtroppo anche in passato si è stati costretti a licenziare, nonché a chiudere un intero ufficio con conseguente perdita del posto di lavoro per tre unità. Allo stesso modo in passato sono stati effettuati trasferimenti tra sedi periferiche e tra Direzione Generale e sedi periferiche, con conseguenti dimissioni di alcuni lavoratori.
Inoltre, si ricorda che in passato i Dirigenti Associativi hanno provveduto ad allontanare altri loro colleghi Dirigenti di un’intera Regione, causando gravi ripercussioni sui servizi svolti sui territori, solo perché denunciavano la preoccupazione per una situazione economica sempre più complessa e preoccupante.
Totalmente inesatto, poi, asserire che i ritardi dei pagamenti da parte del Ministero passino sotto silenzio da parte della Direzione, perché l’attuale Direzione ANMIL giornalmente ha segnalato il problema chiedendo varie interlocuzioni alla segreteria del Ministro.
Per quanto concerne invece l’attività di smart working, si è deciso al momento di regolamentarla con motivazioni diverse dalle precedenti che avevano portato anche a trasformare questa opportunità in opache assenze protratte per mesi.
Per quanto riguarda il supposto dissenso dalla governance politica si ricorda che negli anni il personale si è adeguato, come normale, ai diversi cambi di gestione e non si capisce cosa ci sia di differente oggi.
Anche noi invitiamo il Ministero del Lavoro ad un’attenta verifica sull’amministrazione dell’ANMIL e degli Enti da lei emanati.
Vogliamo altresì tranquillizzare i nostri soci e l’opinione pubblica che noi andiamo avanti e nonostante il momento di difficoltà che stiamo vivendo, ci rialzeremo e cresceremo. Ringraziamo quanti credono ancora nel valore della nostra Associazione, la cui forza risiede nella collaborazione tra esseri umani e nel sostegno che da anni i dipendenti, i volontari e i dirigenti associativi garantiscono ai nostri Soci. Ringraziamo, inoltre, quanti stanno mostrando comprensione in un momento che solamente insieme riusciremo a superare. Obiettivo che siamo sicuri di poter raggiungere.
Ci teniamo a sottolineare infine che l’apprensione sull’attuale momento e sui mancati pagamenti degli stipendi è una preoccupazione comune che riguarda tutti i dipendenti, e non solo una parte, nonché tutti coloro che fanno capo alla nostra rete.
(Foto in copertina dal sito dell'ANMIL nazionale)