"Mi sento male per il maleficio di una maga": due denunce

"Mi sento male per il maleficio di una maga": due denunce
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LA SPEZIA - Appena concluse le indagini immediatamente avviate dalla Squadra Mobile, dopo che un pensionato spezzino si è presentato all’Ufficio Denunce della Questura, dicendo di accusare gravi problemi di salute procuratigli da sortilegi, che gli sarebbero stati praticati da una “maga”, cui si era rivolto tempo addietro in un momento di difficoltà.

L’uomo, ossessionato dal mondo dell’occulto, ha iniziato la narrazione di un anno di vessazioni, cominciate allorquando si era rifiutato di pagare, ad una sua conoscente “medium” abitante a Genova, una crociera turistica del valore di cinquemila euro che questa, con insistenza, pretendeva.  Nell’occasione, confidava ai poliziotti di essere, da molti anni, in “cura” dalla citata maga, che lo assisteva praticando sedute spiritiche, riti esoterici e “telescritture” con i defunti, dietro pagamento di laute somme di denaro. Negli anni aveva speso circa 5000 euro.

Ferma la convinzione del denunciante che gli attuali malesseri fisici, per cui esibiva anche certificazione medica, fossero una ritorsione per essersi rifiutato di donare la crociera, precisando che la maga genovese gli aveva praticato un rito particolare, che l’aveva indebolito irrimediabilmente.

Preoccupato dalla situazione da cui voleva comunque uscire, l’uomo raccontava agli agenti che ad un certo punto si era confidato con un giovane residente nel suo quartiere, ma quest’ultimo, anziché aiutarlo, ne approfittava a sua volta. Gli prometteva di essere dotato di notevoli “poteri” e di essere in grado di risolvere tutti i suoi problemi; iniziava a frequentare l’abitazione del pensionato con il pretesto di improvvisate sedute spiritiche in cui asseriva di mettersi in contatto con familiari defunti, intanto faceva sparire orologi, piccoli oggetti di valore e somme di denaro. Talvolta entrava in casa con la maga genovese.

In un secondo momento, il giovane che si faceva chiamare “Francesco”, nome di fantasia, gli confidava di essere andato a Genova e di averlo liberato definitivamente dal sortilegio.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile spezzina, grazie ai numerosi appostamenti ed allo studio dei frequentatori del quartiere, sviluppati puntualmente tutti gli elementi forniti dalla parte offesa, consentivano di identificare il sedicente “mago” per un ventenne spezzino già denunciato dalla Polizia di Stato per precedenti reati, tra cui furti e rapine, compiuti fin da minorenne alla Spezia e la sedicente “medium” per una donna italiana  75enne residente  a Genova, ove è nota per essere gravata da precedenti di Polizia per calunnia, furto, ricettazione e reati collegati agli stupefacenti. La “medium” non ha uno studio ufficiale di magia ma dalle indagini è emerso che riceverebbe privatamente presso la sua abitazione dove svolge tali pratiche, pubblicizzando la propria attività con annunci sui quotidiani locali definendosi “sensitiva”, per cui sono in corso ulteriori approfondimenti.

Raccolte le testimonianze di alcuni conoscenti dell’anziano, che confermavano la ricostruzione dei fatti, gli investigatori hanno denunciato entrambi alla locale Procura della Repubblica per reati che vanno dal furto continuato alla circonvenzione di incapace, aggravati dall’aver agito approfittando dello stato di minorata difesa di persona anziana e particolarmente vulnerabile.

In  un momento delicato come l’attuale, in cui la fragilità e la precarietà offrono nuovi margini per carpire la fiducia di persone in difficoltà, raggirarle o truffarle, l’attenzione della Polizia di Stato sul fronte della prevenzione e della repressione è ancora più alta.

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