Maltratta per anni la compagna: primo arresto in flagranza differita a Borghetto Borbera
Si tratta del primo “arresto in flagranza differita” avvenuto in provincia
Un 31enne è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, percosse e atti persecutori nei confronti della compagna.
I Carabinieri mettono fine ai maltrattamenti del compagno
Dopo aver sopportato per troppo tempo i maltrattamenti del compagno, una ragazza di Borghetto di Borbera ha deciso di denunciare tutto ai Carabinieri. La giovane, agitata e in evidente stato d'ansia, si è presentata in caserma accompagnata da un'amica e ha raccontato tutto ai militari.
Lo ha conosciuto nel 2020, poi dalla relazione è nato un figlio e a quel punto sono iniziati i problemi. L'uomo ha prima iniziato con le violenze verbali, poi è passato a quelle fisiche, alle vessazioni e agli atti persecutori che con il passare del tempo sono diventati quotidiani. Insulti pesanti, accuse di scarsa moralità, dissolutezza nei rapporti con altre persone, inadeguatezza alla maternità. Il tutto alla presenza del bambino, che non ha ancora compiuto tre anni, e scaturito da una forte gelosia dell'uomo, giunta al punto da vietarle qualsiasi frequentazione, anche con i genitori.
Nonostante i lividi, più volte nascosti, la giovane non è mai stata all'ospedale, ma il timore che l'uomo possa fare ancora del male a lei, o addirittura al bambino, hanno spinto la giovane a chiedere aiuto ai Carabinieri, che hanno prontamente attivato le procedure di tutela introdotte con il “Codice Rosso”. I Carabinieri informano pertanto il Pubblico Ministero, che dispone l’arresto dell’uomo e la sua traduzione in carcere, grazie alla corposa presenza di messaggistica digitale audio e testuale prodotta dalla vittima.
L’uomo, un 31enne, è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, percosse e atti persecutori e condotto presso la Casa Circondariale di Alessandria, da cui, a seguito della convalida dell’arresto, è stato scarcerato con il divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il primo "arresto in flagranza differita" in provincia
Si tratta del primo “arresto in flagranza differita” avvenuto in provincia, un nuovo strumento a disposizione della Polizia Giudiziaria che permette di considerare in stato di flagranza chi, sulla base di documentazione video-fotografica o di altro tipo legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, risulti inequivocabilmente autore del fatto.
L’articolo, introdotto nel 2023 per il contrasto della violenza sulle donne e domestica, consente infatti di eseguire l’arresto in flagranza “differita” entro 48 ore dal fatto per reati come i maltrattamenti in famiglia, la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e gli atti persecutori, commessi pertanto fino a due giorni prima.