Morì per un errore diagnostico all'ospedale di Casale: risarcimento di 480 mila euro
L'uomo morì nel 2022 per la mancata diagnosi di un’ectasia aortica scambiata per colica renale. Risarcita la famiglia
Nel 2022 un paziente morì per una mancata valutazione di ectasia dell'aorta addominale, mentre al pronto soccorso dell'ospedale di Casale Monferrato gli era stata diagnosticata una calcolosi renale.
L'errore diagnostico
Il 9 gennaio del 2022 un uomo di 69 anni residente in provincia di Alessandria, si era recato al pronto soccorso dell’ospedale di Casale Monferrato, per “dolore addominale sul fianco sinistro”: l'uomo veniva visitato e sottoposto a radiografia, quindi dimesso con diagnosi di “colica renale” e terapia con antidolorifici. Secondo quanto riportato dal Cp Servizi Medico Legali, durante l’esecuzione degli esami, il radiologo di turno aveva sospettato la possibilità di una ectasia aortica, ma nessuno al pronto soccorso ha ritenuto di eseguire ulteriori approfondimenti.
Due ore dopo il paziente, era tornato in ospedale lamentando lo stesso dolore addominale. Questa volta viene ricoverato e durante la notte perde temporaneamente coscienza e dopo alcune ore si verifica anche un episodio di vomito con tracce di sangue. A quel punto veniva sottoposto ad una Tac che evidenziava la rottura di un aneurisma dell’aorta addominale.
L'uomo a quel punto viene trasportato all’ospedale di Alessandria per un intervento d'urgenza, ma il paziente arriva al nosocomio alessandrino già in arresto cardiaco e, a causa dello shock emorragico, e si verifica il decesso intraoperatorio.
L'analisi del medico legale
I medici legali incaricati dalla famiglia, hanno studiato approfonditamente il caso, confermando la presenza di un nesso causale tra la mancata tempestiva diagnosi di ectasia dell’aorta addominale e il decesso.
"Nello specifico, si è trattato di mancanze diagnostico terapeutiche evidenti durante il primo ingresso al pronto soccorso di Casale: il paziente veniva visitato in modo assolutamente approssimativo; la diagnosi di calcolosi renale è stata stilata sulla base di elementi incerti, non adeguatamente indagati. Non è stato seguito un iter diagnostico in sintonia con le linee guida, basandosi sul referto radiografico, senza ulteriori approfondimenti. - spiegano dal Cp Servizi Medico Legali - In più, lo stesso radiologo evidenziava il sospetto di una ectasia aortica, un elemento che, assieme alla presenza dei dolori lombari, avrebbe dovuto indurre i sanitari ad approfondire l’anamnesi. Nemmeno durante il secondo accesso, con il paziente che si presentava in condizioni nettamente peggiorate rispetto al giorno precedente, i sanitari indagavano i sintomi in modo più approfondito. L’indagine d’urgenza non veniva attivata nemmeno a seguito della perdita di coscienza. Non vi è dubbio che una diagnosi tempestiva(e non ritardata di otto ore),avrebbe comportato un rischio esponenzialmente inferiore e il paziente avrebbe potuto salvarsi" .
Il risarcimento
La famiglia che è genovese, composta dalla vedova e dai due figli ha ritenuto di avviare una richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’ospedale di Casale Monferrato. La pratica è stata affidata alla CP Servizi Medico Legali e ha richiesto due anni di gestione, con un’istruttoria medico legale puntualmente avviata anche dal Loss djuster dell’ente coinvolto.
La trattativa è stata condotta in via stragiudiziale e si è conclusa a favore degli eredi con un risarcimento di 480 mila euro e il riconoscimento di una perdita di chances di sopravvivenza pari al 70%, in considerazione del rischio rappresentato di per sé dall’ectasia aortica.