Morti sul lavoro: pure le lavoratrici e i lavoratori di Alessandria e Asti, il 22 ottobre, a Roma

Pubblicato:
Aggiornato:

Quasi 3 morti al giorno: è una strage quotidiana, quella che si registra, nei luoghi di lavoro dove, pur con un calo del 12,3% rispetto allo scorso anno, le vittime di infortuni sono ancora troppe. Solo qualche giorno fa l’Anmil – l’associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro – segnalava 677 decessi nei primi 8 mesi del 2022.

“Lavorare non può significare rischiare la vita”, ha ribadito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma la cronaca parla d’altro e il triste contatore delle vittime è in continuo aggiornamento: in Liguria, poche ore fa, il 55enne Carlo De Luca, originario della provincia di Treviso, è morto nella stazione sotterranea di Sanremo: impegnato in lavori di manutenzione della linea ferroviaria tra Taggia e Ventimiglia, l’operaio era alla guida del locomotore di un treno-cantiere che è esploso ed ha preso fuoco.

E poi ci sono le oltre 400.000 denunce per infortuni, che si accompagnano a quelle di malattia professionale che crescono del 7%. Su un altro fronte, va inoltre registrato un altro dato, riportato dalle organizzazioni sindacali: nel 2021 le ispezioni nelle aziende italiane per salute e sicurezza hanno evidenziato il 77% di irregolarità.

"In Piemonte – aggiungono Cgil, Cisl e Uil – nei primi mesi dell’anno si è registrato un incremento degli infortuni del 40% e gli incidenti mortali sul lavoro sono stati 48. E proprio perché la salute e la sicurezza sul lavoro non sono stati argomenti di interesse per la campagna elettorale da poco conclusa – proseguono le sigle sindacali – chiediamo con forza che vengano “messe al centro” la vita delle persone, la loro dignità, i diritti fondamentali".

Saranno gli stessi rappresentanti della lavoratrici e dei lavoratori ad andare a Roma, in piazza Santi Apostoli, il prossimo 22 ottobre, per chiedere alle forze politiche chiamate a governare l’Italia di impegnarsi per fermare questo scempio. Anche una delegazione delle provincie di Alessandria e Asti (è stato convocato un incontro al teatro Ambra di Alessandria, la mattina del 19 ottobre, per prepararsi alla manifestazione nazionale) si recherà nella capitale per chiedere formazione e addestramento per tutte le lavoratrici e i lavoratori, così come il rafforzamento dei controlli da parte del “sistema vigilanza” e tavoli di confronto con i ministeri per il lavoro che cambia. Si chiederà infine che la materia della salute e della sicurezza sul lavoro entrino nei programmi scolastici, perché non sia solo una conoscenza di norme, ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umana.

Seguici sui nostri canali