Morto improvvisamente Luca Beatrice. Era stato presidente del Circolo dei Lettori di Torino
A dare la notizia della scomparsa su Facebook è stato il fratello. Il noto critico d'arte contemporanea e curatore è morto all'età di 63 anni
E’ moto improvvisamente all’ospedale Le Molinette di Torino dove era stato ricoverato in seguito ad un infarto, Luca Beatrice, critico d’arte contemporanea e curatore.
Morto Luca Beatrice
Luca Beatrice è stato presidente del Circolo dei Lettori dal 2010 al 2018 e presidente della Quadriennale di Roma 2025, per la quale nelle ultime settimane stava già lavorando. Proprio giovedì scorso, aveva infatti preso il via, proprio dalla fondazione Sandretto di Torino, il road show di presentazione in varie città.
A dare la notizia della scomparsa su Facebook, il fratello che in un post ha scritto: “Due fratelli non sono due amici, sono due rami dello stesso albero. Buon viaggio fratello". Luca Beatrice aveva 63 anni.
“La scomparsa di Luca Beatrice rappresenta una grave perdita per Torino e per il Piemonte e per il mondo della cultura e dell’arte di cui ha saputo essere interprete e narratore anche oltre i confini nazionali. - dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - Critico, giornalista, curatore, insegnante ha lasciato un segno profondo nei tanti ruoli che negli anni ha ricoperto a servizio delle istituzioni. Alla sua famiglia il cordoglio mio e della Regione Piemonte” .
“Luca Beatrice è stato una figura di straordinaria rilevanza nel panorama culturale e artistico italiano che ha saputo raccontare l’arte con grande passione avvicinando generazioni di persone al linguaggio universale della creatività. - aggiunge Marina Chiarelli assessore alla Cultura, Turismo e Sport della Regione Piemonte Figura chiave per la cultura piemontese, in particolare durante il suo mandato come presidente del Circolo dei Lettori di Torino ha contribuito a rendere questa istituzione un punto di riferimento per la diffusione della cultura avendo capacità di dialogare con artisti, istituzioni e il grande pubblico ha arricchito non solo il nostro territorio, ma l’intero Paese, facendosi ambasciatore di un’arte viva, popolare e al contempo profonda. Luca ha lasciato un’eredità culturale che continuerà a ispirare. Ciao, Luca. Il Piemonte e l’Italia ti devono molto”.