In arrivo un vaccino anti Covid prima di Natale e la stretta sulle festività

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Non solo un vaccino anti Covid prima di Natale, ma una partenza contemporanea della campagna di vaccinazione nei Paesi dell’Unione Europea: con queste parole la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, intervenendo alla plenaria del parlamento europeo, rimarca il fatto che la battaglia contro il virus viene portata avanti insieme, con l’impegno da parte dell’Agenzia europea per i medicinali di riunirsi, il 21 dicembre per decidere sul vaccino Pfizer-BioNTech.

Massima attenzione sulla sicurezza del procedimento che, in caso di approvazione anticipata, sarà vincolante nella distribuzione: l’immissione in commercio potrebbe infatti avvenire nel giro di un paio di giorni.

E se, fino a poche ore fa, il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, rilanciava prudenza nelle date, parlando di una partenza – e tutti insieme in Europa – dalla metà di gennaio, va anche detto che il vaccino verrà spedito in Italia solo dopo l’approvazione dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Intanto è Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza a sbilanciarsi sul fatto che sarebbe opportuno che il personale sanitario si vaccinasse contro il Covid in primis ribadendo anche che, per alcune categorie, sarebbe opportuno introdurne l’obbligo.

I numeri dell’ultimo bollettino riporta 846 morti e quasi 15 mila nuovi casi, per un rapporto tra tamponi e positivi che scende al 9,1%, ma le terapie intensive continuano a essere sopra la soglia critica mentre i ricoveri ordinari superano le 27 mila unità.

Ed è il Comitato tecnico scientifico, dopo aver approvato un documento che chiede all'esecutivo un rafforzamento dei controlli per le strade e nei luoghi al chiuso senza indicare zone rosse, arancioni o gialle a chiedere un intervento della politica.

Lo scenario che si delinea per tentare di scongiurare la terza ondata del virus è quindi un aggiustamento con virata più rigorosa rispetto al Dpcm di Natale appena emesso dal governo Conte. Si parla di un'unica zona arancione nazionale che sarà "rinforzata" tingendo di rosso le giornate clou del periodo delle feste: vigilia, Natale, Santo Stefano, 31 e primo dell'anno.

Con un'estensione delle restrizioni fino al weekend del 2-3 gennaio e all'Epifania. E ancora: dal 24 dicembre al 6 gennaio non ci si potrà spostare dal proprio comune, bar e ristoranti potrebbero restare chiusi e il coprifuoco potrebbe essere anticipato alle 20 o addirittura alle 18.

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