Novi Ligure: approvato il bilancio di previsione

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NOVI LIGURE - Dopo quasi sette ore di dibattito, il Consiglio Comunale di Novi Ligure ha approvato il bilancio di previsione 2021-2023.

Il via libera definitivo al documento è arrivato intorno alle 3 di martedì mattina, sancito dagli 8 voti favorevoli della maggioranza, i 6 contrari dell’opposizione e le 2 astensioni di Solo Novi, per il quale era assente Cristina Sabbadin.

Un’assemblea nella quale non sono mancati diversi momenti di tensione, già in apertura con un’accesa arringa dell’assessore al Bilancio Maurizio Delfino nei confronti di Simone Tedeschi e del gruppo consiliare "Democratici per Novi", scatenata da una nota stampa diffusa dai Dem al termine della seduta della scorsa settimana relativa a Tari e Imu, attraverso la quale, a suo dire, il gruppo avrebbe diffuso falsità.

Gli animi si sono accesi anche durante la discussione sull’aumento degli oneri di urbanizzazione della logistica, con il voto favorevole con la maggioranza del consigliere pentastellato Lucia Zippo, motivato dal voler scoraggiare nuove operazioni di consumo del suolo. Contrario su questo punto Bertoli, che con il suo gruppo si è astenuto in quanto l'aumento comporti a suo dire un freno all’ingresso di eventuali nuove aziende, e quindi nuovi investimenti, sul territorio.

Il dibattito si è poi spostato sui due emendamenti presentati dal centro-sinistra al Documento Unico di Programmazione.

Il primo, poi bocciato, riguardava la costruzione di un nuovo scolmatore nella zona del basso Pieve, un investimento che, secondo i Dem, sarebbe potuto rientrare nell’ambito dei fondi di compensazione derivanti dai lavori del Terzo Valico, risorse che invece l’amministrazione ha deciso di investire nel recupero dello stabile dell’ex Cavallerizza per la realizzazione dell’accademia enogastronomica, di cui ancora non è stato presentato alcun progetto.

Approvato, invece, il secondo emendamento sul Cit, il Consorzio Intercomunale dei Trasporti, con una nuova linea d’indirizzo sull’azienda, di cui il Comune di Novi è il principale azionista, basata non più su una sopravvivenza in perdita, ma su una cessione a privati. A riguardo bisognerà convincere altri centri del territorio, come Gavi e Serravalle Scrivia, a seguire la stessa strada.

Dopo due piccole integrazioni formali proposte da Giacomo Perocchio (Lega) e Zippo, il provvedimento è stato votato da tutti tranne che dai rappresentati di Solo Novi, che si sono astenuti.

Dopo l’approvazione del Dup è arrivata infine quella del bilancio di previsione che, nonostante i numeri risicati, ha momentaneamente messo al riparo il centro-destra da una possibile crisi.

Secondo i Democratici per Novi, il bilancio presenta diverse criticità, a cominciare dal taglio dei fondi alle associazioni culturali fino a scelte più
incisive quali la manovra fiscale relativa a Tari e Imu.

Nella conferenza indetta questo pomeriggio, martedì 23 febbraio, il capogruppo dei Dem Simone Tedeschi ha ribadito la visibile debolezza di questa giunta: "Il bilancio è passato con una maggioranza relativa dei voti. Questo è particolarmente significativo perché certifica che a Novi non c'è più una maggioranza effettiva".

Una debolezza che a detta dei Dem, insieme con i conflitti interni alla maggioranza, hanno causato un immobilismo su questioni fondamentali quali la vicenda Cit, la gestione degli impianti sportivi e le imposte comunali.

"I cittadini ci hanno voluto all'opposizione e noi ci stiamo impegnando nel nostro ruolo di opposizione, lavorando su proposte concrete per i cittadini" - ha commentato Tedeschi, indicando tra le opzioni migliori per la città un ritorno alle urne.

Nel giustificare il suo dissenso, Lucia Zippo ha sottolineato come il bilancio contenga diversi punti non condivisibili e, in particolare, ha espresso
perplessità sull’effettiva possibilità di recuperare l’evasione fiscale e sul successivo impiego di tali risorse.

"Siamo soddisfatti del lavoro svolto - dichiara l’Assessore alle Finanze Maurizio Delfino, in una nota stampa - abbiamo dimostrato di saper approvare in tempi ragionevoli un documento importante, di rilancio della città in un momento di grande difficoltà per crisi economica e sociale conseguente la pandemia. Siamo vicini ai nostri cittadini con iniziative concrete, che vedranno a breve l’erogazione di 300.000 euro per il bonus
alimentare, che beneficeranno della riduzione dell’IMU e dei relativi incentivi volti a ridurre la pressione tributaria e che hanno già visto l’erogazione di 145 bonus da mille euro per ogni impresa e categoria economica in difficoltà, oltre a tanti altri aiuti diretti e indiretti al commercio, come la sosta libera per quasi un mese sotto le festività natalizie"
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