Non sarà pronunciata prima di gennaio la sentenza del processo Eternit Bis
Oggi torna in aula la difesa, con l’avvocato Astolfo Diamato. La sentenza non sarà pronunciata prima di gennaio
Quarta udienza, oggi, in corte d’Assise a Torino, del processo d’appello Eternit Bis. Com’è noto, l’accusa ha chiesto l’ergastolo per l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny.
Quarta udienza del processo Eternit Bis
Stephan Schmidheiny è accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per le 392 vittime dell’amianto a Casale Monferrato e nei comuni limitrofi. Oggi torna in aula la difesa, con l’avvocato Astolfo Diamato.
Il ricorso è contro la sentenza di primo grado pronunciata a Novara a giugno dello scorso anno: 12 anni per omicidio colposo per 147 casi; 199 erano stati prescritti mentre per 47 posizioni era stata data l’assoluzione, perché il fatto non sussiste. Schmidheiny ha 77 anni, è l’ultimo patron di Eternit e non si è mai presentato in aula, mentre i referenti di Afeva - l'associazione che da anni è a fianco dei famigliari delle vittime dell'amianto – non ne ha mai persa una di udienza e chiede giustizia, perché l’amianto continua a fare vittime.
Aggiornamento ore 18
Non sarà pronunciata prima di gennaio la sentenza del processo d’appello Eternit Bis che si sta celebrando in Corte d’Assise a Torino. In via di conferma la prossima udienza, che dovrebbe svolgersi il prossimo 18 dicembre: in quell’occasione verrà ascoltata un’altra volta la difesa, con la relazione dell’avvocato Guido Carlo Alleva.