Polizia Alessandria

Operazione "Game Over": la Polizia di Alessandria confisca beni per oltre 3,5 milioni di euro

Nel mirino  tre uomini di 65, 78 e 63 anni tutti con precedenti legati a reati contro il patrimonio e la persona

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La Polizia di Stato di Alessandria, coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nei giorni scorsi, ha proceduto all’esecuzione di un decreto di confisca di beni di ingente valore.

Operazione "Game Over" della Polizia

La Polizia di Alessandria ha confiscato immobili, società e conti bancari a tre pluripregiudicati per traffico di droga, sfruttamento della prostituzione e detenzione illegale di armi. I tre agivano sul territorio alessandrino fin dagli anni '90.
Servizio di Cristiana Zanetto

I beni confiscati a ricondotti ai tre uomini di 65, 78 e 63 anni nell'ambito dell'operazione "Game Over" sono dodici immobili, un garage, dodici società con relativi compendi aziendali, tra cui una società che gestiva un piscina e due che gestiscono due ristoranti, tre locali notturni, venti rapporti bancari per complessivi 250 mila euro nonché all’ablazione della somma di denaro in contanti per l’ammontare di 550 mila euro, cinque autovetture di grossa cilindrata, il tutto per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni  euro.

Per i tre uomini è inoltre scattata la Sorveglianza Speciale con obbligo del soggiorno in questo capoluogo della durata di 4 anni, come disposto dai decreti emessi dal Tribunale di Torino su proposta del Questore di Alessandria I tre soggetti individuati, ritenuti di pericolosità sia generica che qualificata,  sono M. M., 65 anni, con pregiudizi penali, P. B. 78 anni, pluripregiudicato, attualmente in carcere e D. N., 63 anni, pluripregiudicato.

I poliziotti alessandrini hanno ricostruito i crimini commessi dai tre, sia in questa provincia che sull’intero territorio Nazionale, in maniera pedissequa nell’arco temporale che va dai primi anni 90 ai giorni d’oggi, sulla base delle attività investigative, delle denunce, degli arresti e delle condanne che si sono di volta in volta succedute.

In particolare tutti e tre i proposti sono risultati gestori, attraverso diversi “prestanome”, di locali notturni e da oltre vent’anni hanno ricavato ingenti guadagni dal favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. Per mezzo dell’intestazione fittizia di beni hanno condotto un alto tenore di vita, a fronte di una grande sperequazione tra i redditi denunciati, molto esigui e le grandi disponibilità di denaro frutto di tali attività illecite.

M.M. nel 2022 si è reso responsabile anche di trasferimento fraudolento di valori e di favoreggiamento della prostituzione. Inoltre, apprendendo dell’indagine patrimoniale in corso nei suoi confronti, l'uomo si era defilato apparentemente dalla gestione in prima persona di uno dei night club, e venduto, altresì, un’altra società intestata alla moglie I.E, riconducibile a un altro night ad Alba, nonché un immobile e un’autovettura di grossa cilindrata BMW X6 sempre nella sua disponibilità, pur essendo intestate fittiziamente a “prestanome”, entrambi oggetto di sequestro nel decreto emesso da Tribunale di Torino.

D.N. e il P.B. si sono resi responsabili anche di altri gravi reati, quali il traffico di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, tra cui cocaina ed eroina commercializzate in questa provincia e in quelle limitrofe; lo stesso D.N. è risultato responsabile anche di due tentativi di omicidio avvenuti sempre nell’ambiente dei night, quando nel 1986 e nel 2021 armato di pistola ha ferito gravemente due avventori del locale notturno che stava gestendo, fatti che avevano creato un grande allarme sociale. In ultimo sempre il D.N. nel 2022 è stato arrestato per l’ennesima volta per detenzione illegale di due pistole con relativo munizionamento rinvenute e sequestrate all’interno di un altro locale notturno dallo stesso gestito, nonché per intestazione fittizia di beni.

Se nel 2014 nell’ambito dell’Operazione “Blue Night” la Squadra Mobile di Alessandria, dopo due anni di indagini, eseguì un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Alessandria nei confronti di 15 persone, tra i quali M.M, D.N e P.B. responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di giovani ragazze dell’est da impiegare nei locali notturni, oltre che alla produzione e falsificazione di documenti (passaporti e visti d’ingresso), con questa Operazione “Game Over” la Divisione Anticrimine chiude il cerchio con il sequestro di tutti i beni in loro possesso, provento delle predette attività delittuose. Si tratta, infatti, della confisca di beni di natura preventiva più significativa effettuata nella provincia di Alessandria.

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