Operazione “Last Banner”, ultrà Juve: una condanna, 12 a giudizio e 3 assolti, tra cui il capo-ultrà valenzano

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TORINO – Chiusa l’udienza preliminare dell’inchiesta "Last Banner" sugli ultrà della Juventus. Le accuse per i vari componenti delle organizzazioni Ultrà era di associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio, violenza privata ai danni di alcuni tifosi e violenza privata nei confronti della società bianconera ricattata per avere biglietti delle partite all'Allianz Stadium e gestirne poi il bagarinaggio.

Una prima persona è stata condannata, tre assoluzioni, tre patteggiamenti e 12 rinvii a giudizio. Per questi ultimi, il processo inizierà il 30 settembre.
Assolto uno dei capi ultrà dei Viking, Roberto Drago di Valenza, perché estraneo ai fatti.
A coordinare l’inchiesta erano stati i procuratori Patrizia Caputo e Chiara Maina. Fu la stessa Juventus a denunciare i capi dei gruppi ultrà per estorsione.

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