Ospedale di Tortona primo centro per gestione emergenza Coronavirus
TORTONA - L’ospedale di Tortona diventerà un centro specializzato per trattare i malati di COVID-19 in Piemonte. La notizia è stata data dall’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi, durante una conferenza stampa di questo pomeriggio, martedì 3 marzo.
L'ospedale, già parzialmente isolato a causa del paziente di 68 anni risultato positivo al Covid-19 ieri, verrà gradualmente svuotato e i pazienti trasferiti in altre strutture. Nella struttura sono stati individuati 21 posti letto di rianimazione e 20 posti letto di malattie infettive dedicati al trattamento di pazienti in emergenza COVID-19.
La struttura di Tortona è stata inoltre selezionata dalla Regione come centro specializzato ad ospitare i pazienti contagiati da Covid-19 in quanto dal punto di vista strutturale, della strumentazione e del personale è attualmente il più adatto tra gli ospedali di secondo livello della Provincia per affrontare questa emergenza.
“Evidentemente – ha dichiarato il Sindaco di Tortona, Federico Chiodi - l’Ospedale di Tortona si dimostra un centro di grande importanza sia per la sua posizione strategica, sia per la qualità della struttura e per la preparazione del personale sanitario che presta servizio qui. Chiaramente saranno necessari ulteriori investimenti da parte della Regione in termini di tecnologie e risorse umane. Siamo certi che al termine di questa emergenza la disponibilità e l’importanza del nostro presidio saranno riconosciute”.
Nella giornata di oggi è stata anche ricevuta comunicazione dall’Asl Al che due persone ricoverate all’Ospedale di Tortona sono risultate positive al test per il COVID-19 “Coronavirus”. Il paziente ricoverato in terapia intensiva risultato positivo ieri è stato invece trasferito all’ospedale “Le Molinette” di Torino.
L’assessore regionale alla Sanità ha inoltre illustrato il piano complessivo di organizzazione della rete ospedaliera regionale dedicata all’emergenza coronavirus covid19: in totale, al momento sono disponibili 64 posti di rianimazione e 88 posti di post-acuzie.
In particolare, sono coinvolte le strutture ospedaliere di Cuneo Carle (5 rianimazione e 30 infettivi), Vercelli (12 terapia intensiva e 11 infettivi), Asti (17 terapia intensiva e 16 infettivi), Tortona (21 rianimazione, 21 degenza), Casale (20 nuovi posti malattie infettive per ricevere i pazienti non covid provenienti dalle altre strutture).
In questo modo, ha rilevato l’assessore regionale alla Sanità, il Piemonte è pronto ad affrontare un eventuale peggioramento della situazione, ritenuto peraltro probabile dalle proiezioni degli epidemiologi regionali.
Intanto, per contenere la diffusione del virus, l’assessore regionale e il coordinatore dell’Unità di crisi hanno chiesto la collaborazione di tutti i cittadini piemontesi, invitandoli a rispettare le norme di prevenzione e a limitare al minimo indispensabile le uscite in luoghi di assembramento.
Comportamenti responsabili da parte della popolazione aiutano a mitigare l’impatto dell’onda lunga dei contagi sulle preziose risorse del Servizio sanitario nazionale. Minore sarà il numero dei casi affrontati dagli operatori degli ospedali e meglio questi potranno essere affrontati e curati, salvaguardando le preziose (e non infinite) risorse della Sanità.
Al momento, per motivi precauzionali e in attesa delle nuove disposizioni, l’operatività dell' ospedale è limitata all’attività ambulatoriale, mentre sono chiusi il Pronto Soccorso ed il reparto di Medicina.
In caso di necessità bisogna rivolgersi ai Pronto Soccorso più vicini, a Novi Ligure e Alessandria, mentre si ricorda che per l’emergenza Coronavirus la Regione Piemonte ha predisposto, oltre al 112, i numeri 1500 per informazioni sanitarie generiche e sui comportamenti di prevenzione, e il “numero verde” 800.19.20.20 attivo 24 ore su 24.