Peste suina, commissario Filippini: "Al momento è possibile gestire epidemia"
Il nuovo obiettivo inserito nella recente ordinanza è quello di isolare totalmente la zona rossa di restrizione, compresa la provincia di Alessandria
Identificati due nuovi focolai in allevamenti nel territorio piemontese, a Castellazzo Novarese e a San Pietro Mosezzo, in provincia di Novara, mentre negli ultimi giorni non sono state registrate nuove positività tra i cinghiali.
Il commissario Filippini su peste suina
Il commissario per l'emergenza peste suina africana, Giovanni Filippini, terzo commissario nominato ad oggi, ha comunicato le azioni da intraprendere e ha anche chiarito che al momento è possibile gestire l'epidemia, mentre di eradicazione si parlerà in un secondo momento. Filippini si sta occupando del problema anche in Sardegna, regione nella quale ha già operato.
Nuovo obiettivo nell’ambito della lotta alla peste suina africana è quello di isolare totalmente la zona rossa di restrizione, che comprende anche la provincia di Alessandria oltre ad un ampia zona della Liguria, e di circoscrivere la cosiddetta “zona 1” in cui eradicare del tutto la presenza dei cinghiali.
L'ordinanza è stata approvata da poco e vieta, appunto, nelle zone di restrizione di Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna ogni movimentazione dei suini in entrata o in uscita dagli allevamenti. Vietato anche l'accesso di qualsiasi automezzo, ad eccezione di quelli destinati a trasportare mangimi, carcasse e liquami, e di quelli destinati al trasporto in deroga degli animali verso il macello, che comunque dovranno rispettare le condizioni previste dalla nota di agosto.